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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A Colli d'Oro un ecomostro tra fango e abbandono: "Entro l'anno parco ai cittadini"

Nella "pineta" di Labaro ancora il cantiere abbandonato di Casa Lazio, il palazzetto dello sport mai ultimato. Il Municipio XV ha chiesto messa in sicurezza e intervento di riqualificazione affinchè il quartiere possa riavere uno spazio verde fruibile

Uno scheletro di cemento immerso nel fango, pilastri che giacciono su un eterno acquitrino con assi di legno marcite e ferri arrugginiti in bella vista. Intorno i segni di un cantiere abbandonato da tempo con i pali divelti e le reti consunte. Che dire poi del contesto: un intero parco andato in malora con il percorso sportivo attrezzato ormai inesistente, così come quelle panchine senza più sedute e fagocitate dalla vegetazione selvaggia.

Così si presenta il Parco di Colli d'Oro, quello in cui doveva sorgere il Palazzetto dello Sport ad opera della SS Lazio Pallavolo, vincitrice del bando. Una struttura tirata su dal privato su terreno comunale che avrebbe dovuto rappresentare un tetto per tante discipline della polisportiva biancoceleste: Casa Lazio appunto il nome scelto per quell'impianto che però non ha mai visto la luce

Un'opera calata dall'alto, di cui il quartiere era ignaro: all'arrivo delle prime ruspe proteste e mobilitazioni. Poi i ritardi e le inadempienze del privato hanno fatto il resto con Roma Capitale, a tre anni dall'inizio e lo stop immediato dei lavori, a revocare la concessione e risolvere il contratto.

Da li per la "pineta" di Labaro lo sfacelo più totale con i soli volontari a rappresentare un argine ad abbandono, incuria e degrado diffuso. Così ad oggi quel parco un tempo ritrovo per le comitive di giovani del quartiere e qualche padrone con cane al seguito è uno spazio verde selvaggio, vuoto e in progressivo declino. 

Nell'ottobre scorso il sopralluogo del Municipio XV con il Dipartimento Tutela Ambiente, Dipartimento dello Sport e il Servizio Giardini: una visita per constatare lo stato dei luoghi e verbalizzare le condizioni, impietose, di quell'area. 

"Successivamente si sono tenute diverse riunioni, l'ultima proprio qualche giorno fa con l'Assessore Capitolino Montanari nella quale è stato richiesto al Dipartimento dello Sport la messa in sicurezza della struttura di cemento con una nuova recinzione e un intervento straordinario sul verde al fine di poter riconsegnare l'area al quartiere e al Servizio Giardini per la successiva manutenzione ordinaria del parco" - ha fatto sapere l'assessore all'ambiente del Municipio XV, Pasquale Annunziata, che sta seguendo personalmente l'evoluzione della vicenda. "Cercheremo entro quest'anno  - ha assicurato l'esponente della Giunta Simonelli - di restituire il parco ai cittadini". 

Dunque per Labaro si riaccende la speranza di poter vedere rifiorire quella pineta off limits ormai da anni. Ma i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Che cosa ne sarà di quella struttura in cemento, un vero e proprio ecomostro, lasciata a metà nel cuore del parco? Rigenerazione urbana riutilizzando le parti recuperabili per farne percorsi o opere d'arte, abbattimento completo o un estremo tentativo di realizzare una struttura da porre al servizio del quartiere: queste le ipotesi un tempo emerse. Prima che il confronto con i cittadini sul futuro della pineta di Colli d'Oro cadesse nell'oblio più totale.

Una questione da riprendere al più presto, non solo nelle riunioni e nei tavoli istituzionali: il quartiere, già sorpreso una volta, adesso vuole partecipare e contribuire al parco che, tutti sperano, verrà.  

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