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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Flaminia, tra buio e trans nuovi centri di accoglienza? Il municipio smentisce

Il Municipio XV smentisce. Nessuna fondatezza per le indiscrezioni che vorrebbero due strutture dedicate ai profughi sulla consolare romana accanto all'Hotel Point che già ospita circa 50 richiedenti asilo. Torquati: "Non cedere a chi vuole paura e divisione"

Nessun nuovo centro di accoglienza in via Flaminia. Questa la risposta del Municipio XV a chi - ieri sulle colonne del Il Tempo e in Tv - dava quasi per certa la possibilità di veder trasformati l'ex sede di Fendi e l'Hotel Rosen in centri per rifugiati proprio come accaduto, in realtà nel pieno silenzio del Quindicesimo, nel limitrofo Hotel Point.

Circa 50 i richiedenti asilo arrivati in piena estate nella struttura alberghiera che sorge a poche centinaia di metri dalla sede istituzionale del Municipio XV: una strada parallela alla via Flaminia, quella a due corsie, nella quale - tra illuminazione a singhiozzo e gruppi di trans "a lavoro" - i residenti proprio non si aspettavano di veder sorgere un centro di accoglienza. 

Una struttura aperta come Hub temporaneo per ospitare i profughi provenienti da Ciampino in attesa che li venissero conclusi i lavori di ristrutturazione, che poi però - con il nuovo bando della Prefettura - si è trasformata in centro di accoglienza definitivo. 

Una sorte che parte della zona - dove a dire il vero, oltre a due scuole, nelle immediate vicinanze sorgono più che altro aziende e capannoni industriali -  vorrebbe che non si ripetesse per il Rosen e per l'ex sede di Fendi. 

E a stare alle parole del Presidente del Quindicesimo, Daniele Torquati, quella di due nuovi centri di accoglienza in via Flaminia è un'ipotesi da scartare: "Tutte bugie" - commenta laconico a Roma Today il minisindaco che però tiene a sottolineare come nel ricostruire la vicenda dei rifugiati nel Roma Nord ci si scordi spesso di raccontare tutte le iniziative alle quali i ragazzi ospiti del territorio hanno preso parte.

Dai murales a Biblioteca Galline Bianche al mercatino di Isola Farnese, senza dimenticare le giornate di decoro partecipativo a LaStorta.  

"Oggi - prosegue Torquati - 'politici'  che nel passato hanno prima creato il panico a Roma, anche e soprattutto sull'accoglienza, tentano goffamente di aumentare paura e divisione. Grazie a loro abbiamo avuto la rappresentazione della differenza tra chi ha distrutto la Città e oggi vuole impaurirla e chi quotidianamente - attraverso la solidarietà, il rigore e il lavoro - la vuole curare da quella stagione e vuole renderla vivibile, accogliente e giusta per chi ci vive e per chi la frequenta". 
 

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