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Prima Porta Labaro / Largo Giampaolo Borghi

Via le svastiche dalla scuola, arriva un murale: il municipio cerca artisti per l’opera di Prima Porta

Un murale e una poesia lungo le pareti delle scuole di Largo Borghi, per lungo tempo imbrattate da scarabocchi e simboli nazisti

Riqualificare il piazzale tra le scuole e il parco sensiblizzando le giovani generazioni al decoro e al rispetto dei beni comuni: con questi scopi il Municipio XV ha deciso di autorizzare un murale sulle pareti di Largo Borghi

La riqualificazione di Largo Borghi

Un’opera, composta da un disegno ed una poesia, che dovrà liberare la piazzetta di Prima Porta da scritte oscene, scarabocchi e addirittura svastiche: un contributo alla rinascita di largo Borghi avviata nel gennaio scorso quando l’area è stata sottoposta ad un restyling completo che l’ha liberata dalla progressiva decadenza. 

Un murale per Largo Borghi: il Municipio XV cerca artisti 

Ora, dopo sfalci, pulizie, tombini e caditoie puliti, vani chiusi contro dormitori a cielo aperto, per Largo Borghi è tempo di colore: per questo il Municipio XV ha pubblicato un avviso di indagine conoscitiva per la realizzazione, a titolo gratuito, di un murale. 

“L’opera, che non comporta oneri per l’amministrazione, si inserisce nell’ambito di un intervento di riqualificazione dell’arredo urbano dell’area e di sensibilizzazione culturale delle giovani generazioni. L’indagine - si legge sul sito istituzionale del Quindicesimo - è volta al reperimento di un’associazione, di un ente, di una o più persone fisiche per la realizzazione dell’opera. Si precisa che l'attività dovrà essere completamente gratuita e garantita da un'assicurazione rischi a carico di chi realizzerà il murales”. 

I murales di Labaro 

Non le prime opere di street art in quella periferia: nel 2015 comitati di quartiere, Pittori Anonimi del Trullo con Retake e volontari avevano colorato i dintorni della Biblioteca di Galline Bianche, stessa iniziativa anche su via Magnano in Riviera invasa da un’esplosione di colori e disegni. Proprio all’ingresso di Labaro, sotto i piloni del Viadotto Giubileo del 2000, domina invece la “mummia di Grottarossa”: aneddoto storico diventato murale nell’ambito del progetto Graart.
 

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