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A La Celsa roghi tossici e baracche: "Il Comune provveda a sgombero e recinzione"

Accanto al parcheggio dei pendolari e proprio sotto al Viadotto Giubileo del 2000 lo storico insediamento abusivo: Fratelli d'Italia chiede intervento del Campidoglio

Materassi che giacciono sul terriccio lercio e umido proprio accanto al parcheggio dei pendolari, baracche costruite con materiali di scarto come pannelli di legno e  lamiere che ospitano almeno una decina di persone, intorno rifiuti e quei bracieri utilizzati per scaldarsi e cucinare dai quali spesso si innalzano colonne di fumo acre che invade posti auto, ferrovia e strade limitrofe come Flaminia e Viadotto Giubileo del 2000. 

Nessuna soluzione allo storico insediamento abusivo de La Celsa dove le baracche, seppur rimosse o abbandonate a più riprese, sorgono ciclicamente. 

“Chiediamo un intervento deciso per lo sgombero dell’insediamento abusivo a La Celsa ma, come più volte ribadito da Fratelli d’Italia, è necessario che questa iniziativa sia accompagnata da un intervento da parte del Comune di Roma atto ad impedire il reinsediamento delle strutture abusive” - scrivono in una nota  Stefano Erbaggi, esecutivo romano di Fratelli d’Italia, il consigliere del Municipio XV, Giorgio Mori (FdI) e Adriana Glori di Fratelli d’Italia/San Godenzo-Due Ponti.

Sgombero e recinzione dell'area quanto proposto dai membri del centrodestra affinchè l'insediamento abusivo de La Celsa venga smantellato una volta per tutte. "Bisogna delimitare l’area e favorire il lavoro delle autorità competenti e dell’Amministrazione capitolina”.
 

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