Mobili, infissi e materassi: una discarica nel cuore di Prima Porta
Nell'area di via della Giustiniana dove dovrebbe sorgere una piazza cumuli di rifiuti ingombranti in larga parte residui dell'alluvione. Chirizzi all'Assessore Marino: "Occorre bonifica urgentissima"
Buche come crateri, fango, erbacce e rifiuti sparsi lungo tutti i lati. Sul perimetro poltrone, lavatrici e materassi oltre agli immancabili scarti provenienti dai cantieri, al centro – come se tutto ciò non bastasse – una vera e propria montagna di rifiuti ingombranti. Mobili, reti, elettrodomestici dismessi, copertoni e infissi.
Quel grande slargo di via della Giustiniana poco prima dell’incrocio con via Inverigo da sempre è utilizzato come una sorta di centro di raccolta abusivo e proprio li, in seguito alla tragica alluvione che ha colpito Prima Porta il 31 gennaio 2014, si era deciso di accatastare quell’arredamento inghiottito e soffocato dal fango.
Un punto di raccolta la cui pulizia è stata effettuata l’11 febbraio. Da li nulla più con gli ingombranti ad accatastarsi ancora di giorno in giorno.
Una visuale insopportabile per i residenti di Prima Porta e dei palazzi di edilizia residenziale pubblica dell’ex ISVEUR che proprio li sono in attesa della realizzazione di una piazza già finanziata con 516mila euro sulla cui cantierizzazione però è ancora mistero.
Da via Flaminia 872 la richiesta all’Assessore Estella Marino di provvedere ad una pulizia a stretto giro: “Occorre un intervento urgentissimo per rimuovere tutti i rifiuti accatastati, bonificare e mettere in sicurezza l’area” – ha scritto il Presidente del Consiglio del XV, Gina Chirizzi, esprimendo forte preoccupazione per le condizioni dello slargo.
Adesso Prima Porta attende che qualcosa si muova: quella discarica a cielo aperto che desta timore dal punto di vista ambientale ed igienico sanitario non è più tollerabile.