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Prima Porta Prima Porta / Via Tenuta Piccirilli

Rush finale per la chiusura del River, via moduli abitativi e utenze: "Ma i rom rimarranno li"

Timori e perplessità sulla dismissione del campo, il Comitato: "A sparire sarà solo il Comune"

Meno di dieci giorni e il Camping River, il campo rom di via della Tenuta Piccirilli, sarà dismesso. Dal 30 giugno infatti stop alle utenze pagate dal Comune e via gli ultimi moduli abitativi, quelli di proprietà di Roma Capitale: alcuni sono stati già nastrati e distrutti, i cinquanta che rimangono saranno stoccati altrove. 

La dismissione del Camping River

Ma la grande incognita sulla chiusura del River, già promessa dalle giunte Raggi e Simonelli il 30 settembre scorso, riguarda i nuclei familiari residenti nell'ex villaggio della solidarietà. 

In questi mesi di lavoro e confronto con le famiglie pochissime quelle che, trovando una valida alternativa, hanno lasciato il campo: le altre sono sempre li, nei container ai margini della Tiberina.  

L'escamotage: da campo rom a campeggio

Nell'aprile scorso un contratto di 30 giorni " a scopo turistico", stipulato tra la Seges srl e il privato proprietario del terreno su cui sorge il River, aveva trasformato il campo in un "campeggio": un escamotage  per scongiurare lo sgombero di coloro che abitavano i prefabbricati non di proprietà comunale. Ed è su questi container che ora si concentrano i timori dei residenti convinti che l'annunciata chiusura del River si riveli l'ennesimo flop. 

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I residenti: "A sparire sarà solo il Comune"

"Il Camping River non chiude: rimane il campo, rimangono le persone, sparisce il Comune" - ha commentato il Comitato di via Tiberina a margine di una riunione con il Municipio XV. "A partire dal 1 luglio, si comprende che quindi il River cambierà ulteriormente status: da campo abusivo tollerato e sostenuto dall’amministrazione capitolina a campo abusivo nelle mani di un privato, nonché proprietario dell’area e unico interlocutore a partire dalla suddetta data". 

L'accusa del Pd: "Tiberina abbandonata"

A fare eco ai residenti la consigliera del Pd in via Flaminia, Gina Chirizzi. "Il Comune si ritira, mentre le persone attualmente residenti al River continueranno a stare lì. Roba da matti. Se il Sindaco Virginia Raggi e il Presidente del XV Stefano Simonelli ci avessero detto due anni fa che per chiudere i campi nomadi intendevano questo glielo avremmo impedito. Ad ogni azione dell’amministrazione la situazione sulla Tiberina è peggiorata per tutti, per i residenti di via Tenuta Piccirilli e per quelli del River" - ha incalzato la Democratica rimproverando a Municipio e Campidoglio di aver abbandonato progressivamente quel quadrante della città. 

Arenati infatti i piani di recupero urbanistico Tiberina km 2/3 e Sant’Isidoro, bloccato il risanamento igienico sanitario e i cantieri Acea. "Un quadro desolante, edificato da incompetenti. Nessuno di noi ha mai pensato che chiudere un campo nomadi fosse semplice, ma la situazione che si  è creata - insiste Chirizzi invitando la Sindaca Raggi a Prima Porta - è insostenibile”.

La richiesta del Comitato: "Presidio h24 per scongiurare nuovi ingressi"

Intanto la Tiberina, a dieci giorni dalla dismissione del River, esprime le propri perplessità e chiede per tempo provvedimenti seri e concreti che possano contribuire ad ordine e sicurezza. "Chiediamo la prosecuzione del presidio H24, fino a quando l’ultimo ospite lascerà il campo e un rafforzamento in termini di forze dell’ordine del suddetto per scongiurare eventuali nuovi ingressi nell’area". 
 

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