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"Il Gran Teatro chiude perchè abusivo: deve oltre 93mila euro al Municipio"

Intricato e infuocato il contenzioso tra la Grandi Teatri srl e il XV. Torquati-Cozza: "Riconosciamo grande valore culturale e importanza per territorio ma interruzione spettacoli inevitabile"

Sul Gran Teatro cala il sipario: da due settimane infatti le attività artistiche sono state sospese. Secondo quanto riportato dalla Grandi Teatri srl la motivazione è da ricercare nel fatto che il Municipio XV avrebbe chiesto il pagamento di una indennità di occupazione di suolo pubblico "su parametri palesemente errati", una richiesta "che porterebbe a un pagamento decuplicato della tassazione prevista" - ha specificato l'Amministratore Giuseppe Viggiano. 

Così, vista la mancata corresponsione, al Gran Teatro non è stata rilasciata alcuna autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico e tantomeno per lo svolgimento degli spettacoli.

Una situazione che in Città sta destando malumori e critiche e sulla quale il Municipio XV ha voluto fare chiarezza una volta per tutte. 

GRAN TEATRO ABUSIVO - "La sospensione deriva dal fatto che la struttura del Gran Teatro attualmente occupa abusivamente l'area in cui sorge" - specificano sin da subito il minisindaco Daniele Torquati e l'Assessore alla Cultura, Alessandro Cozza. 

GRAN TEATRO IN DEBITO - Oltre 93mila euro, solo del regresso, la somma dovuta al Municipio per la concessione di  suolo pubblico sino al 28 febbraio 2015. Da fine maggio 2011 - data in cui il Gran Teatro è stato trasferito da Viale Tor di Quinto a Saxa Rubra - secondo indicazione dell’Amministrazione Centrale, gli Uffici di via Flaminia 872 hanno rilasciato concessioni di O.S.P. temporanea (Occupazione di Suolo Pubblico temporanea), in attesa di un'autorizzazione - da parte del competente Dipartimento Centrale capitolino - che trasformasse la struttura del Gran Teatro da temporanea a permanente. 

INTERUZIONE ATTIVITA' INEVITABILE - "Vista la mancata autorizzazione, la Grandi Teatri ha comunicato al Municipio Roma XV, in una nota risalente a dicembre 2014, che avrebbe proceduto alla rimozione definitiva di tutte le strutture nell’area di Saxa Rubra, richiedendo il rinnovo della concessione fino al 28 febbraio 2015, per consentire lo svolgimento della stagione teatrale programmata. Dal 1 marzo 2015 - sottolineano Torquati e Cozza - la struttura è diventata abusiva e il canone sopra indicato, ad oggi, non risulta pagato, per cui il provvedimento di interruzione delle attività del Gran Teatro è stata inevitabile".

GRAN TEATRO VALORE PER IL TERRITORIO - Dunque via Flaminia 872 - la cui Giunta con una  mozione aveva sottolineato l’importanza del Gran Teatro, non solo dal punto di vista culturale, ma anche come presidio di riqualificazione urbana di una zona periferica particolarmente delicata - starebbe "semplicemente applicando la legge, anche se - proseguono i due Dem - non intende privare il territorio di un presidio culturale così importante". 

LA MEDIAZIONE - Infatti - ricordano dal Quindicesimo - molti sono stati gli sforzi, tra lettere di sollecito e incontri, per scongiurare la chiusura del Gran Teatro e giungere al rilascio del diritto di superficie. 
"L’ultimo atto dell’amministrazione capitolina è stata la memoria di Giunta comunale del 21 ottobre 2015, in cui - rammentano Torquati e Cozza - si deliberava una linea guida per l’assegnazione temporanea dell’area in questione per un periodo non superiore agli 8 mesi, previa regolarizzazione dei pagamenti dei canoni precedenti". 

IL MUNICIPIO XV APRE AL GRAN TEATRO - "Vogliamo precisare anche come l’amministrazione del Municipio Roma XV abbia sempre dimostrato ampia disponibilità nei confronti del Gran Teatro a ricercare soluzioni: non solo abbiamo provveduto a fare tutto il possibile affinché gli uffici Centrali di Roma Capitale rilasciassero l’autorizzazione, ma la società ha avuto l’opportunità di usufruire di compensazioni, le ultime delle quali sottoscritte anche direttamente con il Municipio, che le hanno permesso di non pagare l’O.S.P., ma di corrispondere servizi per la città in misura corrispondente. Da parte della società però - tengono a precisare da via Flaminia 872 - non abbiamo però riscontrato la stessa disponibilità: ne è dimostrazione il mancato pagamento ad oggi del canone di concessione".

VICENDA DI DIFFICILE SOLUZIONE - Una storia dunque molto complicata con il futuro del Gran Teatro incerto. Una vicenda che però è anche occasione di polemica politica: "Le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti dell’ex amministrazione, schieratisi in difesa del Gran Teatro, risultano quanto mai inopportune, viste - dicono Torquati e Cozza - le scelte inappropriate nella gestione sia del trasferimento della struttura da Viale Tor di Quinto all’attuale di Saxa Rubra che nel consentire la permanenza della stessa attraverso il rilascio di OSP temporanee, contribuendo soltanto a rendere la vicenda intricata e di difficile soluzione”.

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