rotate-mobile
Ponte Milvio Tor di Quinto / Via del Baiardo

Da baraccopoli a bomba ecologica: via del Baiardo sprofonda tra calcinacci ed eternit

Dopo il sequestro dell'area nessuna operazione di bonifica è stata eseguita, lo stallo dovuto al rimpallo di competenze tra Comune e Regione. Intanto sei ettari rimangono tra calcinacci, copertoni e amianto

Da terreno in cui sorgeva la baraccopoli a vera e propria bomba ecologica nel cuore di Roma Nord. Sei ettari di discarica abusiva tra calcinacci, elettrodomestici, solventi con il rischio concreto di inquinamento del terreno e del vicino Tevere e addirittura lastre di eternit abbandonate nel bel mezzo del campo. 

E' rimasta così via del Baiardo, l'area demaniale sulla quale fino al 2012 sorgeva la baraccopoli di Tor di Quinto, sequestrata dalla Procura della Repubblica di Roma nell'ottobre scorso e affidata in custodia alla Regione Lazio.

Da li solo l'accesso interdetto e l'arrivo dei new jersey di cemento davanti ai quali crescono di giorno in giorno cumuli di rifiuti ancora sversati illegalmente. Della bonifica auspicata e attesa nemmeno l'ombra: a ritardare il tutto il solito rimpallo di competenze tra Regione Lazio e Comune. 

E così, a quasi sei mesi dal sequestro, in via del Baiardo nulla si muove: tutto è come prima. Salvo quei sigilli che hanno finalmente portato alla luce una vicenda vergognosa e riconosciuto in qualche modo quel disastro ambientale che da anni si sta consumando nel cuore di Roma Nord, all'ombra dell'Olimpica e a due passi da Tevere e Ponte Milvio. 

Via del Baiardo sprofonda tra calcinacci ed eternit

"Ad ottobre, in Consiglio, approvammo all'unanimità un documento che prevedeva la chiusura e la bonifica della discarica abusiva. La chiusura dell'accesso carrabile è avvenuta, ma della bonifica non v'è notizia. Ora mi domando... cosa dobbiamo fare?! Armarci di carriola e pala e bonificare noi? Parliamo di tonnellate di materiale..." - ha scritto lanciando una provocazione il consigliere di Lista Marchini in via Flaminia 872, Andrea Imbimbo.

"Insieme al consigliere Mocci avevamo chiesto alle amministrazioni di passare dalle parole ai fatti. Le parole però sono rimaste parole, ed i fatti sono ancora lontani. Perché ordine, legalità ed igiene in via del Baiardo ancora non ci sono" - ha incalzato nel suo post su Facebook. "Sappiamo - ha detto raggiunto da RomaToday - che a livello operativo il Municipio XV può ben poco, è invece a livello istituzionale che dovrebbe muoversi rappresentando l'urgenza di bonificare l'area agli organi competenti e agli enti superiori. Il territorio e via del Baiardo - ha concluso Imbimbo - non possono attendere oltre". 

E mentre la vicenda assume uno stallo che tutti avrebbero voluto evitare per il bene dell'ambiente e di quel terreno provato da anni di cecità e menefreghismo, intanto anche lungo la strada che porta a viale di Tor di Quinto crescono i rifiuti: per uno scenario da brividi che accompagna chi guida verso i circoli sportivi, transita sulla Tangenziale o gode di un panorama simile facendo sport sulla ciclabile che vi passa accanto. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da baraccopoli a bomba ecologica: via del Baiardo sprofonda tra calcinacci ed eternit

RomaToday è in caricamento