Ponte Milvio campo di battaglia dopo il derby: “Gesti idioti offendono sport”
Disordini tra tifoserie e forze dell'ordine nel post gara di Lazio-Roma, Torquati: "Il calcio non è questo, ci fanno vergognare di essere romani"
Tafferugli tra tifoserie e forze dell’ordine ieri sera nel post partita tra Lazio e Roma. Disordini sedati dagli agenti in tenuta antisommossa che hanno respinto i sostenitori giallorossi con l’uso di idranti verso Ponte Duca D’Aosta; biancocelesti, circa 200, ‘braccati’ fino a Corso Francia con Ponte Milvio teatro della solita guerriglia tra lancio di petardi, bottiglie e un cassonetto incendiato poi spento da un ristoratore della zona.
A commentare l’accaduto il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, che pure nel pomeriggio si era augurato che a trionfare fosse solo e unicamente lo sport.
“Ancora una volta dopo una partita siamo costretti a commentare più che il risultato sportivo, i gesti idioti di alcuni, romanisti o laziali non mi interessa, che hanno preso Ponte Milvio e Roma Nord come il loro campo di battaglia. Bottiglie, petardi, coltelli. Grazie – scrive amareggiato il minisindaco - a questi signori che non solo ci fanno vergognare di essere romani, ma che ci rubano la gioia di esultare di vittoria o di ‘rosicare’ per una sconfitta. Il calcio non è questo e questa – conclude - non è Roma”.