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RomaNord Tor di Quinto / Via Flaminia, 872

Nuovo campo rom a Roma Nord, il XV dice No: "Raggi ritiri bando"

Il parlamentino di via Flaminia 872 ha votato all'unanimità l'atto della Lista Marchini, respinta l'ipotesi di una nuova baraccopoli istituzionale: "E' contro politica di superamento dei campi e indirizzi dell'Europa"

Nessun nuovo campo rom, tantomeno nel territorio del Municipio XV che su accoglienza e integrazione ha già dato e continua ad offrire anche oggi il proprio contributo. 

Questo quanto emerso dalla seduta del Consiglio di via Flaminia 872 convocata per dibattere, oltre delle linee programmatiche della maggioranza capitanata da Simonelli, anche della scottante questione relativa all'ipotesi di una nuova baraccopoli istituzionale che potrebbe arrivare nel territorio di Roma Nord. 

Il Dipartimento delle Politiche Sociali di Roma Capitale, in attuazione di una determinazione dirigenziale del commissario Tronca, ha infatti indetto un bando di gara per il reperimento di un'area attrezzata per l’accoglienza e soggiorno di 120 nuclei familiari di etnia rom, tra cui quelli attualmente ospiti del Camping River di via Tenuta Piccirilli, e l’affidamento del servizio di gestione sociale e vigilanza. 

Una gestione del servizio per la quale si prevedono due fasi ben distinte: la prima relativa all'accoglimento e assegnazione dei moduli abitativi, la seconda con l'attivazione degli strumenti che favoriscano l'inclusione sociale e quindi la graduale fuoriuscita dall’area attrezzata. 

Insomma paradossalmente un nuovo campo rom, da oltre 1 milione e 200 mila euro per quindici mesi, per superare i campi rom. Un bando in controtendenza con le volontà politiche espresse, ognuna con le proprie peculiarità, in favore della chiusura dei campi e soprattutto con la Comunicazione della Commissione dell’Unione Europea 173/2011 che sollecita gli Stati membri all’elaborazione di strategie nazionali di inclusione dei rom o all’adozione di misure di inclusione sociale per il miglioramento delle condizioni di vita di tale popolazione. 

Che dire poi di tempi, modi e forme scelte per un intervento sociale così importante "in piena campagna elettorale - si legge nel documento arrivato nell'Aula di via Flaminia - senza la partecipazione ed il coinvolgimento degli organi preposti del Municipio XV". Insomma un eventuale nuovo campo rom che potrebbe calare sulla testa degli ignari e mai interpellati abitanti di Roma Nord con il forte sospetto che quei moduli abitativi - visti i tempi ristretti, la somma a disposizione e i requisiti di continuità territoriale e di partecipazione alla vita sociale espressi - possano finire non troppo lontani dall'attuale Camping River. 

"Un nuovo campo nomadi è inimmaginabile e noi di via Tenuta Piccirilli ne sappiamo qualcosa. Se dentro tutto funziona fuori combattiamo con furgoni parcheggiati in modo selvaggio, cumuli di spazzatura e ferraglia, auto che sfrecciano sul rettilineo, mendicità infantile e pure focolai di criminalità" - ha detto uno dei residenti della strada parlando di convivenza difficile.

Vere e proprie barricate quelle promesse da Casapound nel caso di arrivo del nuovo campo rom a Roma Nord: "Casale San Nicola in confronto sembrerà un gioco da ragazzi. Se esistessero regole certe e valide per tutti non vi sarebbero impedimenti ad accoglienza e sacrificio ma visto che non esistono i cittadini non ci stanno" - ha detto nel suo intervento da "pubblico" il vicepresidente di Casapound ed ex consigliere del XX, Andrea Antonini, sottolineando come l'Ardis per il Camping River, che pure esiste da anni, "non abbia mai rilasciato il parere di agibilità in quella parte di suolo". 

"Sul rispetto della legalità e delle norme di legge non transigeremo" - ha voluto puntualizzare il minsindaco Simonelli che ha rassicurato pure i residenti di via Tenuta Piccirilli "li partiremo da quanto di buono già fatto, la questione è già da giorni alla nostra attenzione". 

Intanto però il Municipio XV, in linea con la necessità di approdare al superamento dei campi rom e di prevedere soluzioni ad essi alternative, votando l'atto presentato da Giuseppe Mocci della Lista Marchini e poi, dopo gli emendamenti, sottoscritto pure da Pd e M5s, ha dato al Campidoglio e pure alla Prefettura il proprio perentorio indirizzo: quel bando sul nuovo campo rom di Roma Nord va ritirato. 
 

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