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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il lupo torna al Parco di Veio: filmati tre esemplari a caccia di prede

L'ultima presenza accertata nel 1995, l'Ente Parco: "E' valido alleato contro i cinghiali"

Il lupo torna nel Parco di Veio. Dopo il rinvenimento da parte dei Guardiaparco di una femmina trovata morta ai bordi di una strada, un video girato dal personale del Parco nella zona nord dell'area protetta conferma e testimonia la presenza dei lupi nella Riserva di Roma Nord.  

I lupi al Parco di Veio

Nel filmato, realizzato grazie alla collaborazione tecnica del dipartimento di Biologia Evoluzionistica della Sapienza, si vedono chiaramente tre esemplari di lupo: le immagini sono state registrate di notte quando i lupi sono in giro a caccia di prede. 

Una vera e propria sorpresa il ritorno del lupo nel Parco di Veio: l’ultima presenza accertata risale infatti al 1995, nelle Valli del Sorbo. La sua presenza in quell’area ha fatto sì che venisse istituito il Sito di Importanza Comunitaria (SIC). 

Lupo "alleato" contro i cinghiali

Il ritorno del lupo - spiegano dal Parco di Veio - è dovuto ad una serie di fattori quali la protezione accordatagli dalle leggi nazionali e dalla direttiva comunitaria Habitat e l’espansione ed aumento delle popolazioni delle sue specie preda, come gli ungulati ed in particolare il cinghiale. 
Il lupo valido alleato per contenere cinghiali

"Il ritorno del lupo è da considerarsi un fatto assolutamente positivo – dichiara il presidente del Parco Giacomo Sandri – il lupo infatti, è un valido alleato nel controllo della popolazione di cinghiale all’interno della nostra area protetta; assolutamente non pericoloso per l’uomo, caccia i cinghiali più giovani e gli individui più deboli". 

Piano strategico di gestione

"Oggi per il Parco di Veio – sottolinea il direttore Maurizio Gallo – accertata la presenza della specie, è prioritario elaborare un piano strategico di gestione adeguato a un reale compromesso tra salvaguardia  del lupo  e le tradizionali attività antropiche  nella piena consapevolezza della necessità di condivisione e partecipazione delle amministrazioni competenti, Regione e Comuni, e soprattutto delle popolazioni locali". 

La salvaguardia degli allevamenti

Insomma il ritorno del lupo salutato con entusiasmo, ma con la consapevolezza di dover studiare e applicare strategie adeguate al suo contenimento: "Pur sottolineando che i danni causati dal lupo sono notevolmente inferiori a quelli causati da altre specie come il cinghiale, e nella piena consapevolezza che l’indennizzo economico da solo è insufficiente a mitigare il conflitto sociale, sarà nostro impegno adottare, in collaborazione con gli operatori  interessati alle attività zootecniche, sistemi integrati di prevenzione al fine - ha concluso Gallo - di evitare danni agli allevamenti e per  una corretta coesistenza tra le esigenze delle attività antropiche e quelle di salvaguardia della specie".

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