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Radio Vaticana, la perizia conferma: "C'è un nesso tra le onde delle antenne e i tumori"

A dirlo sono circa 300 pagine di perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, Zaira Secchi, rispetto alle morti da elettrosmog avvenute tra la fine degli anni '80 e il 2003

Uno studio appena concluso suggerisce che "vi sia stata una associazione importante, coerente e significativa tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini, e che le strutture di MariTele, in modo limitato e additivo, abbiano plausibilmente contribuito all'incremento di quel rischio".

A dirlo sono circa 300 pagine di perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, Zaira Secchi, rispetto alle morti da elettrosmog avvenute tra la fine degli anni '80 e il 2003.

LE ANOMALIE- L'indagine era partita a causa di numerose anomalie nei pressi della Stazione Radio.Tutti i problemi conosciuti come le trasmissioni della radio del Vaticano che si sentiva nei citofoni o nei frizer, giungendo alle Ferrovie dello Stato costrette a modificare il sistema frenante dei treni.

CONFERMA - "Per quanto concerne lo studio di mortalità relativo alle emissioni di elettrosmog dalle strutture di Radio Vaticana", si legge nella perizia, "le condizioni di prova richiesta si sono verificate", tanto che nella perizia si parla di "rischi importanti" .

RISCHIO - In sostanza, uomini e donne che hanno vissuto per almeno 10 anni tra i 5 e i 9 chilometri dall'emittente, rischiano la morte per tumori emolinfopoietici.

Nel dossier si legge che poiché la leucemia è una patologia "relativamente rara" negli adulti, l'esposizione di lungo periodo (oltre dieci anni) alle antenne di Radio Vaticana per i bambini fino a 14 anni di età, che hanno abitato nella fascia tra 6 e 12 km dalle antenne, ha determinato un eccesso di incidenze di leucemie e linfomi. Nei casi di decessi di adulti, invece, gli esperti nominati dal giudice hanno evidenziato "un'associazione importante, coerente e significativa" tra i malati e quelli che hanno abitato a poca distanza da Radio Vaticana, associazione che non sembra sia stata supportata da prove decisive nel caso degli impianti della Marina.

Nelle 140 pagine di accertamento peritale gli esperti danno conto degli aspetti anagrafici della popolazione investigata, della storia di tabagismo (fumo attivo e passivo), dell'esposizione da alcol sulle patologie familiari e sui decessi complessivamente avvenuti negli ultimi anni nelle aree vicine a Radio Vaticana (137 morti) e a Maritele (141). L'inchiesta della procura, prima che venisse affidata la perizia, chiamava in causa Roberto Tucci, Pasquale Borgomeo e Costantino Pacifici (responsabili dell'emittente della Santa Sede) e Gino Bizzarri, Vittorio Emanuele Di Cecco e Emilio Roberto Guarini, della Marina militare. I primi tre, erano finiti sotto processo per 'getto pericoloso di cose', in relazione all'emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti radiofonici di Santa Maria di Galeria. Pacifici, però, era stato assolto in primo grado, mentre per Tucci e Borgomeo (poi deceduto) la corte d'appello, dopo una prima assoluzione annullata dalla Cassazione, aveva dichiarato il 'non doversi procedere' per prescrizione del reato.

SINTESI - "Lo studio suggerisce che via stata una associazione importante, coerente e significativa tra esposizione residenziale all'emittente ed eccesso di rischio di morte per leucemia".

LA RADIO - Il direttore di Radio Vaticana, Padre Federico Lombardi, si è detto sorpreso e "presenterà al più presto le proprie considerazioni e le controdeduzioni dei propri consulenti tecnici, il prof. Umberto Veronesi e la dott.ssa Susanna Lagorio".

Il direttore ha continuato: "E' bene ricordare che la letteratura scientifica internazionale in materia, non è stata mai dimostrata l'esistenza di un nesso di causalità come quello ipotizzato - a quanto sembra - dalle conclusioni della perizia, che non vanno quindi ritenute assodate".

LA RISPOSTA - La risposta viene da Angelo Bonelli, Presidente nazionale e capogruppo al Consiglio regionale del Lazio dei Verdi" ''Chiediamo che, per tutelare il diritto alla salute dei cittadini sia approvata immediatamente la Legge Quadro sull'elettromagnetismo ".

LA PROPOSTA
- Bonelli, segretario dei verdi, propone anche una soluzione: "Le trasmissioni di Radio Vaticana vanno spostate sul satellite e le antenne trasferite e modulate in modo da non causare danni alla salute".

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