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Venerdì, 19 Aprile 2024
La Storta La Storta / Via del Casale di San Nicola

Casale San Nicola, FDI al presidio contro centro di accoglienza. "Altera l'equilibrio del quartiere"

Il capogruppo parlamentare Rampelli ha incontrato residenti e Comitato sostenendo così il presidio cittadino che da giorni contesta il nuovo centro. "Troppi migranti per troppe poche famiglie". L'interrogazione parlamentare e l'appello al Sindaco

C'è anche Fratelli D'Italia a sostegno del presidio (ormai fisso da giorni) organizzato dai cittadini di Casale San Nicola per dire no al nuovo centro di accoglienza per migranti. Siamo in una zona al confine tra i Municipi XIV e XV, sulla via Braccianense tra l’Olgiata e La Storta, ed è proprio qui nella ex scuola privata Socrate che tramite un bando della Prefettura è stata individuata la sede di uno dei nuovi centri per ospitare circa un centinaio di richiedenti asilo.

"Stiamo parlando di semplici cittadini, uomini, donne, giovanissimi, persone anziane, e di ogni ceto sociale, professionisti, avvocati, notai ma anche gli stessi pastori che vivono e lavorano in quei luoghi, che si sono auto-organizzati con il "semplice" scopo di difendere le proprie famiglie ed i propri beni costruiti negli anni con il sudore della fronte ma soprattutto che si battono contro l'arroganza dei poteri pubblici, che invece li dovrebbero tutelare, e la loro presunzione di imporre certe scelte senza concordarle in maniera preliminare" spiega tra le righe del suo profilo facebook il capogruppo FDI del Municipio XIV Fulvio Accorinti

Tra i motivi della contestazione non c'è solo l'entità dell'accoglienza. "Nel quartiere abitano poche centinaia di persone, circa 250 famiglie in tutto il comprensorio, è quindi troppo piccolo per ospitare cento immigrati. Si altererebbe l'equilibrio del quartiere e non ci sarebbe capacità di assorbimento" spiega a RomaToday il capogruppo FDI alla Camera dei Deputati Fabio Rampelli. "La zona, inoltre, non è attrezzata e difetta di beni e servizi primari come ad esempio l'illuminazione pubblica" continua il deputato, che nella notte tra venerdì e sabato ha raggiunto il presidio cittadino incontrando e parlando in prima persona con alcuni rappresentanti del Comitato e visitando lo stabile in questione.  

"Il Sindaco deve scendere in campo per il diritto alla sicurezza e alla tranquillità dei cittadini" si appella Rampelli, che ricorda inoltre l'incontro che si è svolto la scorsa settimana tra la delegazione ufficiale FDI e il Prefetto Gabrielli nel corso del quale "abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per il degrado di Roma, così come sul tema dei rifugiati abbiamo posto l'accento sull'imminente arrivo di queste persone esprimendo tutto il nostro dissenso. Il fenomeno ormai è fuori controllo, bisogna bloccarlo subito e non alla prossima ondata" spiega il capogruppo parlamentare.

"Avevamo, fin dal mese di marzo, lanciato un allarme su questo nuovo bando, avevamo fatto una manifestazione davanti alla Prefettura, avevamo presentato in molti consigli municipali (XIV compreso, ndr) apposita mozione nella quale si chiedeva l'impegno dei Municipi e di Roma Capitale a far ritirare tale bando anche e soprattutto dopo le note vicende di "Mafia Capitale" ma l'arroganza di chi governa ed amministra il potere ha respinto queste richieste" aggiunge Accorinti, partecipe anche lui al presidio dei residenti.

Nel frattempo Rampelli ha preso l'impegno di presentare apposita interrogazione parlamentare per fare chiarezza affinchè in questi casi "si coinvolgano i cittadini e non si mettano in atto dei veri e propri blitz. Servono controlli, vigilanza ma soprattutto il rispetto delle norme: per la fossa biologica, ad esempio, non si capisce perchè un utente qualsiasi deve seguire naturalmente l'apposito iter e aspettare a volte mesi interi, mentre qui magicamente per gli immigrati sembrano bastare pochi giorni".

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