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Venerdì, 19 Aprile 2024
La Storta Via del Casale di San Nicola

Casale San Nicola, Casapound fuori: "Senza lottare ostaggio di clandestini e buonismo"

I militanti di via Napoleone III messi alla porta dal Presidio dopo gli scontri di venerdì scorso. Antonini: "Solo dove c'è determinazione si vincono battaglie"

Casapound non è più la benvenuta a Casale San Nicola. Così gli esponenti del Presidio che hanno scelto la linea morbida del dialogo con Questura e Prefettura liquidano i militanti di via Napoleone III che pure erano stati tra i primi ad appoggiare la protesta contro l'apertura del centro di accoglienza nella ex scuola privata Socrate. Una decisione arrivata dopo i duri scontri con le forze dell'ordine di venerdì scorso quando, all'arrivo dei primi 19 migranti, erano volate botte, sassaiole e sedie

A scegliere la strada della concertazione l'assemblea del Presidio con - a quanto si apprende - maggioranza risicata: controlli costanti e certezza sui tempi di permanenza dei profughi a Casale San Nicola quanto chiesto alle istituzioni. 

"Accettiamo la decisione dei residenti, ma gli esempi di quanto avvenuto in altre parti d'Italia e le stesse battaglie da noi vinte sul territorio, prima tra tutte quella contro il centro di accoglienza che doveva sorgere a Settecamini, insegnano che dove c'è determinazione si riesce a porre un freno all'arbitrio di prefetti e sindaci e all'arrivo indiscriminato dei clandestini, dove c'è rassegnazione, invece, si rimane ostaggio delle decisioni improvvide della politica buonista"- ha commentato il vicepresidente di Casapound, Andrea Antonini, ribadendo la posizione del suo movimento "dalla parte degli italiani che non si arrendono e sono disposti a lottare contro l'immigrazione incontrollata e l'ingiustizia sociale".
 

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