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Fleming Tor di Quinto / Corso di Francia

Corso Francia, il traffico "interrato" resta un sogno: si lavora a semafori e barriere anti scavalco

Per il vialone di Roma nord dove è avvenuto il tragico investimento di Gaia e Camilla si studiano deterrenti ad alta velocità e attraversamenti folli: countdown, segnaletica più visibile e illuminazione

Semafori, segnaletica e spartitraffico: è su questi tre fronti che si lavora per rendere Corso Francia più sicura. Sotto i riflettori gli attraversamenti pedonali, soprattutto dopo il tragico investimento di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, colpite dall’auto di Pietro Genovese.

Corso Francia più sicura

Si perché sul vialone che congiunge Fleming e Vigna Clara a Parioli e Flaminio, non sono rare corse folli da una corsia all’altra; passaggi azzardati e veicoli che viaggiano a velocità oltre i limiti consentiti. Il tutto nonostante due impianti semaforici dedicati ai pedoni, entrambi posizionati nei punti più strategici: all’imbocco di Ponte Milvio e Collina Fleming così come davanti le fermate del bus sotto il cavalcavia su cui passa la Tangenziale. 

Ma a Corso Francia non sembra bastare: con petizioni e iniziative i residenti chiedono di più. Bisogna mettere in campo ogni deterrente utile per evitare tragedie.

Il tavolo sulla sicurezza a Corso Francia

Così Municipio XV e Comune lavorano fianco a fianco. Si comincia dagli approfondimenti per valutare un incremento dei secondi utili all'attraversamento: le verifiche saranno effettuate dal Dipartimento Mobilità “entro marzo-aprile 2020” nel corso dell’intervento, previsto su tre dei cinque impianti semaforici presenti su Corso Francia tra la Tangenziale e il bivio per Vigna Stelluti, “già programmato da diversi mesi”.

Countdown sui semafori di Corso Francia

“Inoltre – ha fatto sapere il minisindaco del Quindicesimo, Stefano Simonelli, a margine del tavolo tecnico su Corso Francia - si è concordato sull'opportunità di implementare le dotazioni dei cinque impianti semaforici con dispositivi acustici e contasecondi (countdown). Anche su questo saranno fatti sia approfondimenti tecnici che amministrativi per definire modalità e tempi di intervento”. 

Da rimettere a nuovo e rendere più visibile anche la segnaletica orizzontale e verticale: il Dipartimento SIMU ne verificherà nuovamente lo stato, valutando altresì se intervenire sugli attraversamenti pedonali utilizzando materiali più resistenti, come la vernice biocomponente, e inserendo, ove possibile, elementi utili ad una maggiore visibilità degli stessi. 

Illuminazione a Corso Francia: il cavalcavia è buio

Sono in tanti poi a lamentare la scarsa visibilità sotto al cavalcavia della Tangenziale: troppo buio per consentire la totale e corretta visuale. “Dalla Polizia Locale è arrivata la proposta, sollecitata anche da Comitati e cittadini della zona che hanno presentato una raccolta firme con diverse proposte visionate e analizzate dai membri del tavolo, di intensificare l'illuminazione sotto la tangenziale. Di questo – ha aggiunto Simonelli - se ne farà carico il Dipartimento SIMU come anche della progettazione e realizzazione (con il supporto del UOT Municipale) di un intervento utile a mitigare la possibilità che qualcuno attraversi corso Francia non utilizzando gli attraversamenti pedonali”, ossia l’innalzamento degli spartitraffico attualmente esistenti. 

Percorso Francia: così gli architetti vogliono “interrare” il traffico

Ma non solo interventi che potranno essere realizzati nel medio termine: sul tavolo aperto per la questione sicurezza a Corso Francia è arrivato anche il progetto su ‘Percorso Francia’ presentato dagli architetti Alessandra De Cesaris e Alessandro Franchetti Pardo nel 2010. 

Non un ponte pedonale rialzato, ma la totale eliminazione della percorrenza veloce su Corso Francia attraverso l’interramento del traffico in un tunnel, in parte aperto, dal bivio tra Cassia e Flaminia, fino al ponte della Tangenziale Est. In superficie rimarrebbe solo il traffico locale con pure la previsione di realizzare una fascia verde con percorsi pedonali e ciclabili oltre a parchi e posteggi. Un progetto, già presentato all’allora Municipio XX, che prevede anche, all’altezza di via di Vigna Stelluti, un collegamento a raso con Collina Fleming

“A riguardo – ha riportato Simonelli - si è concordato di approfondirne alcuni aspetti progettuali soprattutto quelli inerenti la connessione ciclo-pedonale tra Vigna Stelluti e Collina Fleming valutando altresì la possibilità/fattibilità di prevedere un attraversamento pedonale rialzato su Corso Francia, tra Tangenziale e Via di Vigna Stelluti”. 

Ambizioso per il futuro, forse. Per Corso Francia si guarda all’immediato: bisogna fermare attraversamenti folli e corse forsennate. 
 

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