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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Municipio XX: sfiduciato il presidente dimissionario Gianni Giacomini

13 consiglieri, tra cui tre Pdl, confermano in consiglio la sfiducia al presidente uscente. Poltrona vacante in attesa di un commssiario

Tredici voti contrari ed un Municipio di fatto senza presidente e maggioranza. Dopo l'annuncio delle dimissioni presentate venerdì 1 marzo dal presidente della Circoscrizione XX Gianni Giacomini il consiglio municipale ha confermato stamattina l'impossibilità per il minisindaco del Pdl di proseguire il suo mandato con 13 voti contrari che ne hanno sancito l'uscita di scena a poco meno di tre mesi dalle prossime consultazioni comunali.

CONSIGLIERI DISSIDENTI - Abbiamo votato con amarezza la mozione di sfiducia che manda a casa, per la prima volta nella storia, un presidente di centrodestra nel XX Municipio - le parole dei consiglieri Pdl Simone Ariola, Giorgio Mori e Federico Targa -. Lo abbiamo fatto consapevolmente e volontariamente, senza personalismi, senza contropartite, senza alcun rancore, ma con la convinzione assoluta che questo fosse il bene della cittadinanza che rappresentiamo, del nostro partito e dei valori che da sempre perseguiamo nello svolgimento della nostra attività politica”.

ROCCAFORTE CENTRODESTRA - Storica roccaforte romana del Pdl, il XX Municipio cade per mano degli stessi tre consiglieri Pdl (due di area Alemanno, Ariola e Mori, ed uno vicino al senatore De Lillo, Targa) che ora rischiano l'espulsione del partito. Mozione che vede i tre 'dissidenti' finire nell'occhio del ciclone, con i dirigenti, il coordinatore regionale Vincenzo Piso in testa, che invocano la loro espulsione dal partito ed i membri del Pdl che fanno quadrato su Giacomini. Il coordinatore romano, Gianni Sammarco, annuncia la ricandidatura del presidente dimissionario anche alle prossime comunali, mentre il sindaco Alemanno definisce "incomprensibile" la sfiducia.

MARETTA NEL PDL - "Se venisse confermata la decisione di Sammarco saremo noi ad uscire autonomamente, non servirà l'espulsione", spiegano. "Ma quale credibilità può avere chi chiede una sanzione di questo genere quando non l'ha mai attuata nella storia di un partito? Neanche quando un consigliere comunale ed uno regionale sono addirittura finiti in carcere", si chiede il collega Mori. "La nostra decisione - continua - è arrivata dopo anni di richieste rimaste inascoltate. Abbiamo basato la campagna elettorale su due argomenti principali: sicurezza e legalità. Sul primo versante ci siamo mossi bene, ma sul secondo ci siamo lasciati andare. Ricordo, per esempio, i problemi legati all'abusivismo su Ponte Milvio, alle strutture illegali su via di Tor di Quinto, o il caos derivato dall'apertura del nuovo Trony". A votare la sfiducia a Giacomini oltre a Pd, Casapound e Sel anche l'Udc e Fratelli d'Italia.

CLASSE DIRIGENTE IMPREPARATA - La sfiducia al presidente di centrodestra del Municipio Cassia che ha trovato la critica da parte del segretario del Pd Roma Marco Miccoli: "Una classe dirigente impreparata, divisa, arrogante, senza un'idea complessiva di città e in più travolta dagli scandali: questa è la fotografia del Pdl a Roma. Il fallimento di Giacomini, presidente del XX Municipio oggi sfiduciato, è anche il tracollo di Alemanno e della classe dirigente da lui promossa in città. Ciò che è avvenuto, in quella che è considerata una delle roccaforti del centrodestra, ribadisce semplicemente quanto da tempo annunciamo: che a Roma e nei Municipi governati dal centrodestra si deve, al più presto, cambiare pagina".

COMMISSARIO - Uscita di scena di Giacomini che ha trovato il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno: “Esprimo la mia solidarietà a Gianni Giacomini, oggi incomprensibilmente sfiduciato da presidente del XX Municipio. L’alto consenso fra i cittadini ottenuto nel suo territorio, dimostra come Giacomini abbia ben operato in tutti questi anni. Entro oggi sarà nominato l’Assessore capitolino incaricato di fare il commissario in XX”.

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