Via Gradoli, vandali sradicano le sbarre del cancello "e le telecamere sono spente"
A denunciare l'ennesimo episodio di degrado della storica strada sulla Cassia, è il comitato di abitanti. "Ripresi dopo mesi gli atti di vandalismo ai danni del sistema elettronico di chiusura della via"
Ancora atti di vandalismo in via Gradoli, la strada nota a tutti per aver fatto da scenario ai più salienti passaggi della prima repubblica, e della storia recente, vedi Marrazzo e lo scandalo trans. "Dopo alcuni mesi di tregua - scrive il Comitato - nelle ultime settimane sono ripresi con inquietante sistematicità gli atti di vandalismo e danneggiamento agli apparati di chiusura della strada (sbarra, cancello notturno, cancelletto pedonale)".
IL SISTEMA DI CHIUSURA - Sì perché la strada, la ex via Cassia 857, è stata chiusa nel 2010 con un sistema di cancelli ad alta tecnologia e telecomandi con password non duplicabili, per scongiurare il via vai 'a luci rosse' e l'occupazione abusiva delle abitazioni, altro fenomeno particolarmente diffuso. Così i continui atti vandalici per forzare la chiusura ed entrare nel comprensorio, mettono in allarme i residenti, quelli regolari che da anni denunciano degrado e abbandono.
"L’ultimo e più grave (atto vandalico, ndr) in ordine di tempo, se non altro per l’impudente arroganza, è stato lo sradicamento della sbarra - prosegue nella denuncia il Comitato - risulta sempre più evidente che permane l'interesse perché accesso e uscita veicolari e pedonali della via siano permanentemente liberi in favore di coloro che, pur dimorandovi, non hanno titolo alcuno di residenza e quindi non dispongono dei dispositivi, sia manuali che elettronici, per I reali residenti sono costretti a rimanere in ostaggio dei biechi interessi della nota 'cricca di via Gradoli' e della sua ristretta cerchia di sodali di ieri e di oggi, speculatori e sfruttatori senza scrupoli".
TELECAMERE SPENTE - Il tutto, spiegano, avverrebbe sotto l'occhio di telecamere spente, quelle installate e inaugurate nel 2010, ma a detta dei residenti mai attivate e mai messe in rete con la sala operativa ATAC. Insomma, l'ennesimo spreco di risorse pubbliche.