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Cassia Cassia / Via Cassia, 726

I nonni occupano il centro anziani chiuso: "È disobbedienza civile a cui dare ascolto"

Gli iscritti hanno rotto catena e lucchetto posti dal Municipio XV per "inagibilità". Il Pd: "Giunta 5 Stelle immobile e assente"

"Gli anziani si riprendono il loro centro" - questo il grande striscione che da due giorni campeggia sul centro anziani di via Cassia 726, la tensostruttura dichiarata inagibile dall'Ufficio Tecnico e chiusa dal Municipio XV. 

Catene e lucchetti arrivati in un pomeriggio di fine maggio, all'insaputa dei circa 300 iscritti al circolo. Un fulmine a ciel sereno per i nonni della Cassia rimasti orfani del loro luogo di incontro e socializzazione: l'unico, seppur fatiscente, della zona. 

I nonni della Cassia occupano il centro anziani

Così, dopo un mese di attività motoria altrove e tornei di carte nell'assolato cortile esterno, gli anziani di Tomba di Nerone hanno deciso di rompere i sigilli e occupare la struttura. 

Una riapertura forzata anche in attesa dell'esecuzione da parte di via Flaminia dell'indirizzo del Consiglio Municipale che il 13 giugno scorso aveva impegnato il Presidente del XV e gli assessori a Sociale e Lavori Pubblici ad "adottare tutte le procedure necessarie per la riapertura del centro". Una tensostruttura "temporanea" da oltre dieci anni con il nuovo centro anziani, quello di via San Felice Circeo, tra lavori in ritardo, fallimenti e gare da aggiudicare, a rivelarsi un miraggio. 

"Senza soluzioni e alternative concrete non ce ne andremo" - hanno detto i battaglieri nonni della Cassia intenti ad attaccare striscioni e organizzare i turni a presidio della struttura occupata. 

I nonni della Cassia rompono il lucchetto: occupato il centro anziani chiuso dal Municipio

Il Pd: "Occupazione restituisce senso abbandono città"

A far loro da sponda il gruppo Pd in XV: "Che 70 anziani della Capitale abbiano occupato quello che considerano un centro ricreativo di incontro e amicizia dove evitare la solitudine a Roma, restituisce il senso di abbandono in cui versa la nostra città e anche la distanza tra Amministratori e cittadini" - hanno commentato i Dem sottolineando come nei due anni di Giunta grillina non sia stato fatto alcun passo avanti sui lavori di San Felice Circeo, anche alla luce della chiusura del decennale contenzioso. 

"Un nuovo Centro anziani potrebbe essere messo a disposizione se solo il M5S volesse. L'immobilismo della maggioranza pentastellata e l'assenza della Giunta di fronte alle ferite emotive e relazionali dei nostri anziani produce atti di disobbedienza civile a cui dobbiamo prestare ascolto. La mancanza di interlocuzione e considerazione politica che viene rivolta a questa fascia di età, soprattutto con l'avvicinarsi dell'estate e della solitudine che questa comporta nelle grandi città, ha questo risultato: un centro anziani occupato dagli anziani non si era mai visto". 

L'invito: "No a maniere drastiche, sì a dialogo"

"Ora - hanno scritto in una nota i consiglieri Pd - non si immagini lontanamente di procedere in maniera drastica senza l’utilizzo del dialogo. Piuttosto il Municipio proceda velocemente a lavorare perché il centro anziani Tomba di Nerone torni nella disponibilità dei cittadini e perché ci sia chiarezza sui lavori, oggi fermi, del nuovo centro di via San Felice Circeo". 
 

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