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Cassia Cassia / Via Cassia, 724

Niente sanatoria per i nonni della Cassia: il centro anziani rimane occupato

Il comitato di gestione: "Abbiamo reso vivibile struttura che era fatiscente, da qui non ce ne andiamo"

Nessuna possibilità di sanatoria per i lavori effettuati dal comitato di gestione all'interno del centro anziani di via Cassia, 724. E' questa la linea tenuta dal Municipio XV che, alla luce di una relazione dell'ufficio tecnico, nel maggio scorso aveva apposto i sigilli alla tensostruttura di Tomba di Nerone dichiarata "inagibile".

Il centro anziani fatiscente di Tomba di Nerone

Un tendone fatiscente e "provvisorio" da oltre dieci anni: un tetto precario in attesa della consegna del nuovo cento, quello di via San Felice Circeo, a due passi dal 724 di via Cassia che però è ancora un miraggio

Così gli anziani di Tomba di Nerone per anni sono rimasti in un padiglione gelido d'inverno, caldissimo d'estate con pure infiltrazioni e condensa a pesare sulle spalle degli oltre 300 iscritti.

Da li l'idea e la necessità di rendere quello spazio, l'unico in zona, più salubre e accogliente attraverso alcuni interventi di miglioria finanziati con autotassazione: rivestimenti per riparare i locali dalle temperature esterne, pannelli contro le infiltrazioni e finestre vere al posto degli oblò in plastica. Tutto per il Quindicesimo a guida grillina "insanabile". 

Sigilli al centro anziani fatiscente, protestano i nonni della Cassia: "Senza alternative pronti a incatenarci"

Nessuna sanatoria per i lavori nella tensostruttura

Ieri il parlamentino di Roma Nord ha bocciato l'atto del Pd che chiedeva di valutare la richiesta in sanatoria per la messa in sicurezza e la riapertura del centro, oltre che lo spostamento delle attività di ginnastica nei locali della scuola adiacente. 

"Nulla di fatto" - hanno commentato i consiglieri Dem di via Flaminia. "Non è tanto grave che il nostro documento sia stato bocciato, ma è assurdo l'atteggiamento della maggioranza che a conti fatti lascia gli anziani in una condizione di incertezza piuttosto che risolvere il problema. Si conferma l'atteggiamento di chi non accetta proposte ed è occupato più a fare opposizione all'opposizione che a governare. A fronte del nostro atteggiamento propositivo abbiamo ricevuto solo polemiche di basso profilo. Purtroppo - hanno aggiunto gli esponenti del Partito Democratico in XV - è stata manifestata con chiarezza la volontà di non trovare una soluzione per gli oltre 300 anziani per la mancanza di assunzione di responsabilità da parte dell'amministrazione. Decidere di non decidere è comunque una decisione, una scelta precisa. Preoccupa che questo avvenga sulla pelle degli anziani". 

Gli anziani della Cassia: "Da qui non ce ne andiamo"

Così il centro di Tomba di Nerone rimane inagibile e sulla carta chiuso: nella realtà dei fatti occupato dai nonni della Cassia che di abbandonare la "loro" tensostruttura proprio non ne vogliono sapere. 

"Andiamo avanti nella nostra battaglia. Non ce ne andremo dall'unica struttura a nostra disposizione e non accetteremo destinazioni alternative e lontane come Prima Porta o La Storta. Non possiamo fare altrimenti visto che - ha detto a RomaToday Giuseppe Betulia, presidente del centro anziani della Cassia - la nuova struttura, quella di San Felice Circeo, è lontana anni luce. Sui tempi di completamento e consegna del fabbricato non v'è alcuna certezza". 

Rimanere in via Cassia 724 quel che chiedono i nonni di Tomba di Nerone: "Per anni siamo stati relegati in una struttura fatiscente, ora paghiamo per aver reso quei locali, tutto a spese nostre, vivibili e salubri. La Sindaca, che su questa questione è muta, venga a vedere perchè è chiaro che da qui - dicono dal centro anziani - noi non ce ne andiamo". 
 

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