Braccianese bis, il progetto dimenticato che salverebbe la viabilità di Roma Nord

Una vera e propria valvola di sfogo per il traffico che ogni giorno intasa la zona Nord della Capitale. Un'opera infrastrutturale il cui progetto si è impantanato nella burocrazia della politica romana. Vincenzo Leli, XV° Municipio, ha tracciato il punto della situazione in merito alla costruzione della Braccianese bis sottolineandone l'importanza.

LA DENUNCIA - "Da quando si è insediata la giunta di centrosinistra sono fermi i progetti per la realizzazione di nuove opere infrastrutturali importanti. Tra tutte la più attesa era il prolungamento della variante Braccianese fino al Gra-Trionfale. La cosiddetta Braccianese bis. La realizzazione della fondamentale arteria consentirebbe di raggiungere facilmente il raccordo anulare a tutte le vetture che provengono da La Storta, Olgiata e i paesi appena fuori la Capitale, non intasando così la Cassia in direzione centro".

AMMINISTRAZIONI - "L'opera è però legata alla volontà delle amministrazioni di concedere il via ai cantieri per l'avvio della “Centralità de La Storta” , nuovo polo multifunzionale che il Piano Regolatore Generale prevede in prossimità della stazione FL3 de La Storta. Circa 150.000 metri quadrati di superficie utile su 676.000 totali dove, oltre ad aree verdi, nuovi negozi e spazi destinati ad una scuola superiore e a una dell'infanzia, potrebbero sorgere distaccamenti dell'università La Sapienza".

APERTURA AI PRIVATI - "Come abbiamo sempre sostenuto, l'istituzione, laddove non arriva con i propri fondi, deve permettere al privato di intervenire per la realizzazione di nuove opere. Il Project financing e le opere edilizie a scomputo, sono ormai, purtroppo o per fortuna, gli ultimi baluardi per la modifica del tessuto urbano ed extra urbano necessario quando i comuni e gli enti pubblici, in grave deficit, non possono arrivare".