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Giovedì, 18 Aprile 2024
Trionfale Giustiniana / Via Trionfale

Trionfale, mercato dei fiori “illegale e fatiscente”: la guerra continua

Domani mattina il presidio di protesta all'ingresso del mercato. I motivi sempre gli stessi: lotta all'abusivismo imperante e provvedimenti sul trasferimento del mercato alla Magliana

Appuntamento domani mattina alle 8 per l'ennesimo presidio. Un'altra protesta degli operatori del mercato di fiori di Trionfale per gridare “basta” a una struttura “illegale, lontana da ogni norma igienico sanitaria e che costa al Comune qualcosa come 400 mila euro l'anno ”. A informarci del sit in e a spiegarci nel dettaglio le motivazioni che alimentano la protesta è il presidente di Ascofiori, Salvatore Petracca. Due i nodi “caldi”, uno a lungo termine (per qualcuno più "infinito" che lungo) e uno a breve, brevissimo: il trasferimento della struttura alla Magliana, come atteso da più di vent'anni, e la riqualificazione del mercato attuale. E quanto più il primo si allontana tanto più il secondo diventa fondamentale.

GLI ABUSIVI - “Se non ci possono ancora spostare – esordisce Petracca – almeno che mettano a posto la sede provvisaria”. Il problema? Premesso che, come ci racconta il presidente, stiamo parlando di un locale fatiscente, sporco, con tanto di soffitti bucati, che certo non disdegnerebbe un intervento di bonifica, la questione urgente riguarderebbe gli abusivi, ovvero tutti coloro che si riforniscono dai grossisti di Trionfale senza essere in regola, alimentando un giro di illegalità che metterebbe a serio repentaglio i profitti delle ditte. Un dato parla su tutto. “Tre anni fa – ci racconta il presidente di Ascofiori – eravamo 1600, ad oggi 400 ditte hanno chiuso. Il 25% di noi è stato costretto a dire addio alla propria attività a causa di una concorrenza illegale”.

Che si intende per abusivismo? “Sono abusivi tutti coloro che vendono fiori sulle bancarelle senza autorizzazione e che mandano gli immigrati in giro per ristoranti o per strada a venderli ai passanti”. Anche i banchi che stanno aperti di notte? "No in realtà molti di quelli hanno i permessi". Parliamo per lo più dei fiorai “improvvisati” che sbucano ovunque con mazzi di rose rosse in cerca di coppiette romantiche da accalappiare e che si abbeverano alla stessa fonte dei fiorai regolari: dai rivenditori di Trionfale.

PIU' CONTROLLI - Come intervenire? A detta di Ascofiori basterebbe applicare un sistema di sanzioni degno di chiamarsi tale. “Dentro il mercato entra chiunque – si sfoga Petracca -  non ci sono controlli, non ci sono divieti, non ci sono regole. Chiunque fa quello che vuole. In questo modo non riusciremo mai ad avere una situazione a norma”. Per questo i manifestanti, molti di loro rivenditori al dettaglio, chiedono all'assessore al commercio Davide Bordoni e al sindaco Alemanno una task force per il sequestro della merce illegale.

Questo per quanto concerne le soluzioni da applicare subito, pena, “l'occupazione della struttura e delle vie adiacenti” come più volte minacciato da Ascofiori. Sul lungo termine invece nessuno si è dimenticato dell'obiettivo finale, anche se in pochi ci credono ancora: trasferirsi in un'area che sia adatta a un mercato all'ingrosso. Altro disagio infatti, che coinvolge operatori e residente della zona, è dato dalla localizzazione della struttura. “Non è possibile che un luogo del genere si trovi così poco distante dal centro e così vicino alle case – ci spiega il presidente di Ascofiori - per i fiorai è scomodo raggiungerlo e per i cittadini è una continua sopportazione, soprattutto di notte”.

IL NUOVO MERCATO - Avrebbe dovuto prendere vita nell'ex stabilimento Fiat di via della Magliana il progetto che risale a più di vent'anni fa e che non è ancora arrivato a un punto di svolta. Il perché è semplice: nessuno ci ha mai messo i soldi. O almeno, “dal Comune non si è visto un centesimo – ci spiega Petracca – sono stati versati solo15 milioni di euro nel '93 dalla Camera di Commercio. Per il resto niente”. E nessun colore politico sembra aver aiutato visto che in tre legislature niente si è smosso. Della serie “non c'è due senza tre, grazie Alemanno, aspetteremo il prossimo sindaco”, come recitato dagli striscioni dell'ultima protesta avvenuta di fronte alla sede del XVII municipio dove, giorni fa, si è svolta una seduta straordinaria sulla questione.  

AI PRIVATI? - All'attenzione del Consiglio del Municipio guidato da Antonella De Giusti l'approvazione di un odg a firma di Fds, Pd, Api, Sel e Udc in cui si è espressa "assoluta contrarietà all'ipotesi di cessione e trasformazione in struttura privata dell'attuale sede del mercato". Già perchè altra questione che sta facendo discutere è la proposta di delibera della giunta Alemanno per la vendita dell'attuale sede del mercato, ovvero per la cessione del 20% alla Camera di Commercio, che già detiene l'80. Proposta che lascia perplessi in molti e che, per altrettanti, ha il sapore di Acea, e di “svendita”.
 

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