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Prati, sequestrano un imprenditore romano: arrestati cinque strozzini

I cinque sono stati arrestati in flagranza di reato. La vittima è un imprenditore romano caduto nella rete dell'usura per salvare la sua azienda. Una settimana fa è stato picchiato e sequestrato

Estorsione, usura e sequestro di persona: sono queste le accuse di cui dovranno rispondere i cinque usurai arrestati oggi dalla squadra mobile di Roma. L'arresto è avvenuto in flagranza di reato, mentre i cinque stavano intascando 5000 euro dalla loro vittima, un imprenditore romano.

In manette sono finiti tre romani e due persone originarie di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, tutti pregiudicati.

IL SEQUESTRO
- La vittima inizialmente aveva chiesto 5000 euro poi è arrivato a chiederne 50 mila e a restituirne 200 mila. Agli usurai però non bastava. Una settimana fa l'imprenditore era stato picchiato in strada, nel quartiere Prati, da quattro usurai del gruppo. Poi è stato caricato su un suv, rinchiuso in un appartamento in zona Cassia e sequestrato per alcune ore in quello che era il covo degli usurai. L'uomo è riuscito però a scappare.

LA POLIZIA
- A fermare la sua fuga la polizia, che era stata allertata da un testimone e si era messa sulle tracce dell'uomo. L'imprenditore a quel punto ha deciso di collaborare con gli agenti e con loro ha organizzato l'imboscata che ha portato all'arresto. Dopo il sequestro ha dato un appuntamento in piazza Mazzini, sempre in zona Prati, a tra usurai del gruppo, fingendo il pagamento di 5.000 euro ai suoi aguzzini.

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