rotate-mobile
Torpignattara Largo Bartolomeo Perestrello

A Largo Perestrello dopo l'Iceberg arriva L'Argo: una nave al centro della piazza tra eventi e usi quotidiani

L'installazione resterà alla Marranella fino a settembre

Sulle acque sciolte dell’Iceberg che per mesi, nel 2017, ha galleggiato nel cuore della Marranella, a Largo Bartolomeo Perestrello è approdata una nave. Si chiama L’Argo ed è la quarta fase del progetto di ricerca sul quartiere avviato ormai nel 2010 dal collettivo di architetti ‘Orizzontale’, nato con l’obiettivo di “riattivare” uno spazio urbano che, nove anni fa, era uno spiazzo chiuso e recintato per lavori mai portati a termine. Un buco nella vita quotidiana del quartiere. Nel tempo il lavoro si è esteso ad altre realtà che si interessano a vario modo allo spazio urbano e ha visto il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle associani cittadine e dei residenti. L’Argo è finanziato da Olandiamo - Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, patrocinato dal V municioio, ed è stato sviluppato da Orizzontale, dallo studio di design di Amsterdam No-Rocket, e da Noeo, un gruppo di psicologi che ha fatto dei sistemi di convivenza e delle relazioni un suo oggetto di indagine. 

“Largo Bartolomeo Perestrello continua ad essere un luogo in attesa, una grande area rimasta vuota in seguito a trasformazioni urbane mai completate, che si presta oggi ai più vari usi spontanei”, si legge nella presentazione. “Dopo l'ultima esperienza del progetto Iceberg, che ci ha permesso di conoscere e relazionarci con le realtà del quartiere, il nostro obiettivo è quello di realizzare un dispositivo relazionale che abiti la piazza fino alla fine di settembre”. Una nave, un oggetto che “potrà ospitare eventi, iniziative locali e usi quotidiani”. Intanto, No-Rocket “completerà la grafica dell'Iceberg Marranella con una nuova opera che darà continuità al racconto e rimarrà in dono al quartiere”. 

La partecipazione al laboratorio urbano era aperta a tutti. La nave, L’Argo, è stata terminata il 29 giugno. Partendo dall’esperienza di Iceberg, una sorta di piattaforma a più piani posta al centro della piazza, “abbiamo progettato questo nuovo oggetto per essere più funzionale alle esigenze del quartiere”, spiega a Romatoday Antonio Chimieti, di Noeo. “Per esempio è stato mantenuto un palco, la parte centrale è un tavolone utile per eventi formativi. Abbiamo però aggiunto una copertura, delle vele, elemento che si era rivelato critico per il progetto precedente. Ora stiamo lavorando con la cittadinanza per dare il via a una stagione di eventi”.

L’Argo, proprio come l’Iceberg, spiega Chimienti “è un oggetto in grado di generare relazioni nel quartiere. Con il precedente progetto, erano stati coinvolti studenti e cittadini, erano state svolte interviste nel quartiere, creato un tavolo di coordinamento partecipato da molte realtà associative”. Lo studio ha portato a vedere come "sono state modificate le relazione all'interno della piazza con la presenza di quell'oggetto: inizialmente erano solo perimetrali mentre con l'Iceberg al centro le persone hanno iniziato a covergere lì: chi per sedersi a leggere il giornali, chi, come i bambini, per giocare. Lo usavano generando un rapporto di prossimità e di scambio. Avevamo posizionato anche degli sgabelli, oggetti facili da rompere o da portare via. Nessuno l’ha fatto”. Sono stati usati per vivere la piazza.  

Tutto inizia nel 2010. Largo Bartolomeo Perestrello è chiusa da una recinzione. Doveva essere sistemata dopo l’apertura del parcheggio interrato realizzato tra il 2005 e il 2007 ma nel 2010 è ancora inaccessibile. I finanziamenti per le opere di compensazione bloccati. “Nel novembre del 2010 decidiamo di forzare le recinzioni dell’area insieme ad alcune associazioni del quartiere: parte il progetto Luogo Comune, laboratorio di trasformazione di Largo Bartolomeo Perestrello. La prima azione di apertura della recinzione ha un ottimo tempismo e coincide con l’erogazione di fondi da parte del Comune per la prima fase di lavori: la pavimentazione”. È la prima fase: nasce ‘Work-watching’, o Perestrello 1.0. Si tratta di una scalinata “posta al di fuori dell’area di cantiere con una doppia funzione: seduta e luogo di socialità, ma anche un presidio, un punto di osservazione e di controllo sui lavori da parte di tutti quei cittadini che vogliono tutelare il proprio diritto allo spazio collettivo”.

La storia continua nel maggio del 2011 quando viene inaugurata la pavimentazione. “Inseme ad alcune associazioni della zona, organizziamo una giornata di celebrazione”. È la fase 2: ‘Piazza Perestrello in festa’ o ‘Perestrello 2.0’. Nel 2017 arriva Iceberg e, infine, in questa calda estate del 2019, sulle acque fresce di quel ghiccio che nel frattempo si è sciolto approda L’Argo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Largo Perestrello dopo l'Iceberg arriva L'Argo: una nave al centro della piazza tra eventi e usi quotidiani

RomaToday è in caricamento