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Torpignattara Via di Acqua Bullicante

Ex Cinema Impero, la giunta municipale approva il progetto

Il VI Municipio, con una memoria di giunta, dà il suo ok al progetto di riqualificazione dello stabile proposto dal Cdq

Ancora un passo in avanti per l'ex Cinema Impero a Torpignattara. La giunta del VI Municipio ha licenziato una memoria che accoglie il progetto di riconversione della struttura, da tempo dismessa, a cui sta lavorando da mesi il Comitato di Quartiere. Lo rendono noto gli stessi membri dell'associazione dichiarandosi soddisfatti per i risultati ottenuti. Certo, "sarebbe stato auspicabile un pronunciamento dell'intero consiglio" ma la direzione "è comunque quella giusta". "Con questo passo - commentano dal Cdq - abbiamo chiuso quanto ci eravamo prefissati per il 2012". Raccolta firme, redazione del progetto e supporto del Municipio con un atto pubblico. Questi gli step dell'anno appena trascorso. 

LE FIRME - Riappropriarsi del vecchio cinema Impero, in via dell'Acqua Bullicante, polo di aggregazione culturale della zona fino agli anni '70. Oggi è un relitto abbandonato a incuria e degrado e il Comitato di Quartiere ha cercato di coinvolgere i residenti in un progetto di riqualificazione della struttura raccogliendo adesioni per le strade del quartiere. In poche settimane si è arrivati a oltre 4.000 firme che hanno permesso di cominciare a fare sul serio: cosa vorrebbero i cittadini per quel palazzone decadente?  

IL PROGETTO - A fine luglio, dopo una serie di incontri e dibattiti sul tema ai quali hanno partecipato residenti, associazioni ed esponenti del Municipio,  si sono conclusi i tavoli di progettazione. Sulla carta il territorio opterebbe per un centro culturale polifunzionale che comprenda una sala cinema attrezzata, una libreria, una biblioteca, una scuola di danza o di musica, una sala congressi e una galleria espositiva. Pochi ma chiari i punti chiavi: realizzazione di un progetto snello e agile che non scenda nel dettaglio ma fissi punti qualificanti, messa in evidenza della natura polifunzionale che dovrà avere la struttura, inserimento nel progetto di "vincoli" chiari in merito a cubature, destinazioni d'uso e servizi minimi che dovranno essere attivati.

LA PROPRIETA' - Poi c'è stato il faccia a faccia con il proprietario dello stabile, Alessandro Longobardi, dal quale è emersa una sostanziale comunione di intenti. Due, lo ricordiamo, i nodi chiave emersi durante l'incontro. Secondo quanto riferito dallo stesso Longobardi, non ci sarebbe nessun vincolo legato al piano regolatore che possa porre eventuali limiti alla destinazione d'uso. Il costo per metterci le mani è stato stimato dall'imprenditore fra i 5 e i 9 milioni di euro. Certo, le passate vicende dell'imprenditore, non troppo fortunate, proprio sul territorio del VI Municipio non lo incoraggiano.

Nel 2000 infatti il cinema multisala era in progettazione ma un'occupazione dei locali ha bloccato tutto. Stessa storia in via Prenestina con il vecchio teatro-cinema Preneste. Detto questo il clima, se anche scettico, è sembrato tutt'altro che ostile. E se per il Cdq inizialmente si parlava esclusivamente di un nuovo cinema e Longobardi invece preferirebbe puntare a una soluzione più varia (come poi si è optato nel progetto finale), è emersa una sostanziale convergenza. Ora tocca alla politica che, a quanto pare, ha fatto un primo passo.

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