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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ex Impero: "Il progetto c'è. Ora il Comune ci restituisca il cinema"

Il laboratorio partecipato per riaprire l'ex Impero si è concluso da sei mesi ma dopo i primi tavoli tra Comune e proprietà è ancora tutto fermo

Lo scorso marzo si chiudeva “Cantiere Impero”, il laboratorio partecipato che ha visto oltre 1000 cittadini e 32 fra associazioni e imprese collaborare insieme per la riapertura dell’ex Cinema Impero di Tor Pignattara. Ad oltre sei mesi dalla pubblicazione delle linee guida il destino dell’ex cinema resta però incerto. I primi tavoli tra Comune e proprietà si sono conclusi con un nulla di fatto e la realizzazione del progetto sembra viaggiare su un binario morto. 

“C’è bisogno di un segnale forte, la presa in carico formale del progetto di quartiere e la sua piena e puntuale realizzazione – afferma Claudio Gnessi, coordinatore di Cantiere Impero - Il frutto del lavoro di oltre 1.000 cittadini e 32 fra associazioni e imprese è un punto di equilibrio straordinario fra esigenze culturali ed economiche, interessi pubblici e privati, rigenerazione e conservazione, necessità operative e obblighi di legge”. 

Un progetto ambizioso quello immaginato da cittadini e associazioni di Tor Pignattara. Negli spazi dell’ex Impero avrebbero dovuto trovare posto una libreria, una sala prove, bar e sala ristorante. L’investimento iniziale sarebbe stato compensato dal ritorno economico garantito dalla messa a reddito (affitto) delle varie parti della nuova struttura. Tutto fermo. 

“Ci sono stime di costo, bozze di progetti, chilogrammi di carta - prosegue Gnessi. -  Per non parlare degli incontri, le presentazioni al Forum PA, l’interessamento di Università straniere, i patrocini, e le collaborazioni con la Sapienza e la Biennale dello Spazio Pubblico”.

Eppure mai come in questo momento Tor Pignattara avrebbe bisogno di un luogo di cultura e socialità. “I tragici eventi che hanno sconvolto il quartiere in questi giorni, la mobilitazione permanente dei cittadini, la protesta, la frammentazione sociale a cui stiamo assistendo che mette tutti contro tutti in un perverso gioco delle parti, sta alimentando un clima insostenibile. Il quartiere è sul punto di esplodere o forse è già esploso. Proprio ora servirebbe dare l’avvio ai lavori di riapertura di questo spazio. A Tor Pignattara serve ora e subito la prospettiva che questo spazio sarà di nuovo il centro del quartiere. Uno spazio che possa essere luogo di aggregazione, luogo di crescita interiore e culturale, luogo che crei lavoro, economia sana e duratura e che allontani lo spettro della marginalizzazione totale di questo storico rione di Roma”.

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