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Crollo in via Dulceri: "Presidio fisso per evitare sciacallaggio"

A proporre una sorveglianza costante delle palazzine evacuate per tenere lontani i ladri è il presidente della Commissione Sicurezza del VI, Daniele Rinaldi

Un presidio fisso per evitare che al danno segua anche la beffa. E il danno, lo sappiamo, è stato ingente. Parliamo di via Dulceri e del crollo di cantiere e palazzina dello scorso 27 dicembre. A proporre un controllo costante delle abitazioni evacuate, per evitare che il ladro di turno approfitti dell'assenza dei proprietari, è il consigliere FdI Daniele Rinaldi, presidente della Commissione Sicurezza in VI.

“In merito alla decisione presa dalla Commissione Stabili Pericolanti di Roma Capitale di interdire, a scopo precauzionale, l'accesso e utilizzo dei locali della palazzina di Via Augusto Dulceri ho fatto richiesta di valutare la possibilità di istituire un presidio fisso di sorveglianza presso l'ingresso dello stabile in oggetto, al fine di evitare fenomeni di sciacallaggio”. Intanto, di via Dulceri, si è parlato nella Commissione congiunta tra Comune e Municipio di lunedì durante la quale è emersa la necessità di accelerare i tempi.

IN COMMISSIONE - Entro il 2 febbraio la ditta di costruzioni proprietaria dell'area dovrà ottemperare alla messa in sicurezza del cantiere dove, lo ricordiamo, dovrebbero sorgere dei box auto. Fino a quella data le famiglie evacuate hanno un alloggio alternativo, un albergo trovato dal Municipio nel quartiere Pigneto. Ma se i lavori richiesti all'impresa dovessero tardare o risultare non in linea con le normative di sicurezza allora il quadro si complicherebbe. Dove andrebbero i cittadini? La copertura economica si esaurisce a fine gennaio e il Municipio è stato chiaro: senza uno stanziamento di fondi da parte del Comune non sarà possibile muoversi in nessun senso.

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