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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il parco Somaini chiede aiuto al municipio: "Due anni di abbandono, non c'è neanche una fontanella"

"Vogliamo che il parco torni a essere un grande parco. Ci siamo costituiti in associazione, e vorremmo adottare un'area cani e ripristinare i giochi per i bambini". A parlare è Alessio Schioppia, della neonata associazione Molla L'Osso

Un'area giochi distrutta, i continui incendi di vandali e occupanti dei casali (sgomberati due anni fa), la fontanella rotta e una recinzione inesistente. Al parco Somaini regna l'abbandono. E quel poco di fruibile che è rimasto, lo si deve ai residenti che portano i cani nell'area, un paio di ettari di verde, tra via dei Gordiani e viale della Primavera, nel cuore del Comprensorio Casilino. 

"Siamo qui per rendere nota la nostra volontà di riportare il parco a essere un grande parco. Ci siamo costituiti in associazione, e vorremmo realizzare, e adottare, un'area cani, oltre a ripristinare i giochi per i bambini". A parlare è Alessio Schioppia, della neonata associazione Molla L'Osso, intervenuto durante l'assemblea indetta dal presidente Palmieri per rendicontare sul lavoro svolto in due anni di mandato. 

"Non chiediamo molto, ci bastano 400 metri di recinzione per l'area cani, una fontanella che torni a funzionare e un po' di luce. Per il resto ci pensiamo noi". Insomma, basterebbe un piccolo intervento dell'amministrazione pubblica e un ok per l'istituzione di un'area cani da adottare, come previsto dal nuovo regolamento approvato dal Dipartimento Ambiente lo scorso gennaio. 

"Ci siamo incontrati con l'associazione per discutere dell'area cani - spiega l'assessore municipale, Giulia Pietroletti - spero di poter firmare un atto da mandare al Dipartimento per istituirla, spero che il tempo rimasto sia sufficiente". E che le nuove regole lo consentano. Se infatti fino a qualche mese vigeva la  più totale deregulation sul tema, i punti fissati da via Capitan Bavastro per permettere l'adozione di aree cani già esistenti o da realizzare, sono troppo ferrei. 

"E' un regolamento che non è neanche passato per i municipi, è stato licenziato così com'era dagli uffici. Sono in tanti a lamentarsi dell'impossibilità di fatto di realizzare aree nuove. Ci sono vincoli eccessivi, penso ai 100 metri di distanza dalle case o alla recinzione in ottogrill, troppo costosa per un comitato che si autofinanzia". 

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