Largo Irpinia, un anno e mezzo di strada chiusa e negozianti in ginocchio: "Municipio chiarisca"

Diciotto mesi di strada transennata hanno fatto piangere lacrime amare a residenti e commercianti. I primi in seria difficoltà nel rientrare a casa con i mezzi, privati e pubblici, i secondi costretti a fare i conti con una clientela dimezzata, impossibilitata a raggiungere le vetrine. Martedì scorso ha riaperto dopo un anno mezzo l'area di Largo Irpinia, al Prenestino. 

La ragione della chiusura? Strada ammalorata e deformata con pericolo di crollo, come comunicò a giugno 2016 il V municipio alla polizia Locale. L'area, lo ricordiamo, è tra quelle a più alto rischio sul fronte idrogeologico per l'instabilità del suolo che poggia su cave di tufo. Gli interventi però non sono partiti che sei mesi dopo. Era autunno 2016. E servirà un altro anno di scavi e carotaggi per scoprire una voragine sotterranea e riaprire la via. 

La segnalazione - Largo Irpinia ancora chiuso

"Non abbiamo mai compreso le motivazioni di questo ritardo - spiega Andrea Amarilli, presidente dell'associazione dei commercianti di Villa Gordiani - siamo stati profondamente danneggiati, cinque persone sono state costrette a chiudere l'attività perché non passava più nessuno nel loro tratto di viale Partenope". Senza contare i dubbi circa i lavori effettuati per la messa in sicurezza. "A noi non risulta che abbiano risolto il problema. Hanno rifatto l'asfalto e basta. Anzi, è diventato un parcheggio". La segnaletica orizzontale è stata disegnata prima che il cantiere venisse chiuso, trasformato in un'area di sosta. 

A chiedere chiarimenti sui fatti i consiglieri di Fratelli d'Italia Fabrizio Santori (regione Lazio), Francesco Figliomeni (Comune di Roma) e Emiliano Corsi (V municipio) tramite un accesso agli atti. Al momento l'unica risposta è quella del dipartimento Lavori Pubblici (Simu) che ha riferito semplicemente di non essere competente sull'area: "Probabilmente sono eseguiti dal municipio territorialmente competente". Già. Ma il municipio non ha ancora fornito alcuna risposta. "Chiediamo di far luce sui motivi ostativi alla riapertura del tratto di strada - dichiarano i consiglieri - e come, parallelamente, sia stata autorizzata la realizzazione di un parcheggio nella medesima area. Andremo fino in fondo. Vogliamo capire a chi ha fatto comodo la chiusura della strada".