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"Il parco Ex Snia sia monumento naturale". L'appello a Raggi e Zingaretti

Riparte la mobilitazione del Forum Parco delle Energie. Si chiede che l'intera area dell'ex fabbrica dove insiste un piccolo lago naturale sia oggetto di appositi vincoli e tutele

Che l'area dell'Ex Snia sia monumento naturale di Roma. Il Forum Parco delle Energie ha lanciato il suo ennesimo appello diretto alle istituzioni, perché il lago e tutto il perimetro della vecchia fabbrica della Snia, sulla via Prenestina, venga riconosciuto definitivamente demanio pubblico e patrimonio storico e architettonico da salvaguardare. Una battaglia che va avanti da anni. 

"Dal 25 aprile 2016, tutti i giorni, dalla mattina al tramonto, l’unico lago naturale di Roma è reso fruibile dal Forum del Parco delle Energie e dalle tante persone che si sono messe in movimento, garantendone con l’autofinanziamento l’apertura, la custodia, la pulizia e l’allestimento delle strutture" raccontano gli attivisti del Forum che lo scorso 23 aprile hanno organizzato un evento di mobilitazione rivolto alla cittadinanza. Tante, tantissime le adesioni. 

"La risposta e la partecipazione dei romani alla giornata è stata altissima a dimostrazione di quanto Roma ha bisogno del suo unico Lago naturale. Per la qualità della vita, per la bellezza e la natura, per il diritto al verde pubblico e alla salute, bisogni largamente disattesi in quartieri ad alta densità abitativa, attanagliati da traffico ed inquinamento, sempre più abbandonati a se stessi, soffocati dal cemento delle speculuzioni edilizie, come quelli del territorio di Roma Est".

LE RICHIESTE - Da qui le richieste stringenti a più livelli istituzionali. "Al Consiglio del V Municipio è stato chiesto di prendere posizione e deliberare in favore di queste di queste istanze e richiedere di rimettere a bilancio i fondi necessari alla completa messa in sicurezza del parco. Al Presidente Zingaretti mediante decreto di istituire il Monumento Naturale Regionale, per tutta l’area della Snia che comprende la fabbrica, inserita negli elenchi della Sovrintendenza come archeologia industriale e il lago ad alta biodiversità vegetale e faunistica. 

E ancora a Roma Capitale insieme all’Agenzia Regionale del Demanio di inserire nell’elenco delle acque pubbliche il lago, formato da acque sorgive che risultano di alta qualità e che vanno preservate dagli inquinanti con una fascia di rispetto prevista dalle norme statali. A Roma Capitale poi il completamento degli espropri previsti e mai portati a termine per rendere di nuovo unita e interamente fruibile l’area e si attivi nel ricorso al Consiglio di Stato contro lo speculatore Pulcini, sull’abuso edilizio e sulla mancata bonifica del “mostro” di cemento, che giace negli uffici dell’Avvocatura comunale".


 

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