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Pigneto Pigneto / Via del Pigneto

Stazione Pigneto, progetto in ritardo di un anno: la nuova viabilità slitta a settembre

Punto della situazione in Commissione mobilità. RfI: "Sottosuolo difforme rispetto a quanto ci aspettavamo dalle mappe"

Il cantiere è in ritardo di un anno. Anzi, tecnicamente, i lavori per la realizzazione dell'opera non sono ancora partiti. Al Pigneto, 10 mesi dopo la presentazione del progetto e del cronoprogramma ai cittadini (era luglio 2017) tra tubature e cavità spuntate "a sorpresa", un edificio pericolante, una fogna abusiva, un acquedotto su cui intervenire, la stazione si allontana. Dal nodo ferroviario passeranno le linee Fl1 (Orte Fiumicino) e Fl3 (Roma Viterbo), con possibilità di interscambio con la metro C. Una grande opera da attenzionare passo dopo passo, onde evitare che si trasformi nell'ennesima "incompiuta" della Capitale.  

"Ci siamo trovati davanti a un sottosuolo assolutamente difforme da quel che pensavamo e da quel che era mappato" ha esordito in commissione Mobilità l'ingegner Sara Vasta di RfI, ricapitolando uno per uno gli incidenti di percorso negli interventi propedeutici effettuati sui sottoservizi. Dalle condotte Acea che non erano mappate, ai lavori a rilento di Italgas, ai testimoniali di Stato su una palazzina che presentava problemi (ora risolti) di staticità, siamo fermi alla fase 1. Quella che sulla carta sarebbe dovuta durare 40 giorni. Ma il peggio, assicurano da RfI, dovrebbe essere passato. 

"Attendiamo il nulla osta di Italgas per avviare la cantierizzazione della fase 2 - spiega ancora Vasta -  che prevede lo spostamento sul lato ovest della circonvallazione Casilina degli scavi veri e propri per il collegamento tra le due stazioni sul lato est, dal quale spariranno i cantieri attuali per i sottoservizi". Così a settembre dovrebbe partire il secondo step, che prevede anche cambi importanti di viabilità sul quadrante. Con la chiusura della circonvallazione lato ovest, la via Casilina cambierà direzione di marcia nel tratto compreso tra il vallo e il ponte Casilino. In pratica, sull'arteria arrivando da fuori Roma si potrà girare in fondo a destra, all'altezza di piazza del Pigneto e proseguire su via L'Aquila, che invece diventerà a doppio senso. Da via L'Aquila poi si potrà imboccare la via Casilina direzione extra Gra percorrendo (in senso opposto a quello attuale) la circonvallazione lato metro. 

Uno stravolgimento che dà più di una preoccupazione al quartiere. "Saranno fondamentali pattuglie extra di vigili urbani agli incroci" sottolineano in più occasioni da RfI. Altra perplessità sollevata dal presidente del V municipio Giovanni Boccuzzi, presente in Commissione, i parcheggi per le auto: "Ne perderemo 300-400. Il territorio ha più volte espresso timori sulla questione". Da qui il tentativo in corso di accordarsi con il mercato rionale di via Alberto da Giussano, che ha in convenzione un parcheggio interrato: "Siamo in contatto con Ags, per capire se la notte può restare aperto per i residenti, magari con un contributo minimo da poter versare". 

Ritardi a parte, il cantiere dovrebbe durare circa due anni a partire da settembre. Quello per la stazione. Nel 2021 invece il termine del progetto per il tombamento del vallo ferroviario (che al momento sarà parziale perché mancano all'appello 12 milioni di euro di fondi del Comune) da trasformare in una piazza per il quartiere. 
 

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