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Pigneto, i residenti preparano l'autunno caldo: "Basta parole, torniamo in piazza"

Alle ondate di protesta del 2013 è seguito il vuoto. L'ultimo incontro con l'amministrazione comunale risale al luglio 2014, quando l'allora vicesindaco Nieri diceva: "Libereremo il quartiere da spaccio e malavita"

Lo spaccio si muove sempre sulle stesse strade, dove la luce, quando c'è, è troppo fioca per illuminare i continui scambi di droga, le parole di troppo, le risse, le macchie di sangue che restano visibili a chi passeggia la mattina, ai residenti. Via Perugia, via Ascoli, via Pesaro, via Macerata. Al Pigneto non cambia niente. 

L'isola pedonale è tutta nuova, e questo è sicuramente un punto in più, ma il traguardo di strade pulite dove si possa passeggiare in pace anche col buio senza incappare nei soliti capannelli di spacciatori sembra a tutti una chimera. C'è chi ha gettato la spugna, e alle riunioni di quartiere non ci va più. "Tanto è inutile, non c'è più niente da dire, o abbiamo qualcosa di concreto da fare o altrimenti non ha senso". 

Tocca tornare in piazza, perché all'autunno "caldo" del 2013 è seguito il vuoto. L'ultimo incontro con l'amministrazione comunale risale al luglio 2014, quando l'allora vicesindaco Nieri diceva: "Libereremo il quartiere da spaccio e malavita". Un altro annuncio spot che si somma alla lunga lista, trasversale al colore politico del governatore di turno. Nel mezzo, un anno senza novità, e senza amministratori locali, che al Pigneto sono rimasti a guardare. 

E allora c'è chi pensa a una nuova mobilitazione, di portata storica. "Ci stiamo organizzando per arrivare a fine Ottobre a portare l'intero quartiere in piazza, per le strade, a manifestare" spiega Mauro Muzi, del Cdq Abitanti Pigneto. Un riunione a settimana e un'assemblea sempre nel mese di Ottobre gli eventi che serviranno all'organizzazione della maxi protesta. 

"Invito tutti a partecipare alle prossime riunioni che avranno come obiettivo l'organizzazione dell'evento che deve far sentire la forza del nostro diritto alle nostre controparti (questura, prefettura,amministrazioni) per affermare il nostro sacrosanto diritto all'esercizio dei nostri diritti di cittadinanza". 

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