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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Pigneto: "Una settimana di cinema, e poi finiamo di nuovo nel dimenticatoio"

La denuncia del Comitato Abitanti Pigneto. Dal 16 al 24 Ottobre le proiezione previste nel quartiere per il Festival del Cinema di Roma. E poi? "Siamo stanchi degli eventi spot"

Ben venga la riapertura del cinema Avorio, anche se per pochi giorni, e quella del cinema Aquila. Ben venga il Festival del Cinema di Roma che porta pellicole anche al Pigneto. Ma non è sufficiente. I residenti dell'"evento spot" sono stanchi. E tornano a ripetere che quello di cui ha bisogno il quartiere è deve andare necessariamente oltre. 

"Nonostante le nostre iniziative l'amministrazione, la prefettura e la procura hanno fatto poco e nulla per rispondere alle nostre richieste, e oggi il Pigneto è ancora totalmente ostaggio del narcotraffico". Il comitato Abitanti Pigneto, da sempre in lotta contro droga e degrado in quello che è stato ormai ribattezzato "il triangolo della vergogna", torna a farsi sentire. 

"Siamo più volte scesi in piazza per chiedere indagini vere su chi organizza lo spaccio - scrivono in un comunicato stampa - interventi di politica sociale e riduzione del danno verso fenomeni di povertà e tossicodipendenza sempre più evidenti sulle nostre strade, la legalizzazione delle droghe leggere per toglierne il profitto dalle mani della criminalità organizzata, una riqualificazione del territorio con il blocco delle licenze di somministrazione, la creazione di nuovi spazi pubblici e la manutenzione di quelli esistenti, la ripresa del territorio attraverso iniziative ludiche e culturali partecipate dai cittadini". Ma poco o nulla è stato fatto per rispondere al disagio. E così il quartiere è fermo, salvo, appunto, per gli "eventi spot".

"Non potremmo tollerare la trasformazione della bella idea che sentiamo in questi giorni - quella di fare del Pigneto un distretto del cinema - in un'ennesima speculazione commerciale sulla pelle di un quartiere stremato". E ancora "noi pensiamo che i cinema del nostro quartiere vadano riaperti, e ben venga il festival del cinema se servirà a questo. Ma solo se questo distretto del cinema si pone davvero l'obiettivo di essere uno strumento per riqualificare il quartiere, rendendo i cinema nuovi spazi pubblici aperti ai cittadini, luoghi dove portare i bambini, dove gli abitanti si possano riunire per assemblee e iniziative, e partecipare anche in parte alla loro stessa programmazione. Luoghi di socialità e di cultura partecipata insomma, presìdi contro il narcotraffico e la criminalità organizzata ma anche luoghi di mutuo aiuto tra abitanti e attività del quartiere".

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