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Pigneto Pigneto / Via l'Aquila

Il cinema Aquila si prepara alla riapertura: il primo film entro primavera 

On line sull'albo pretorio la graduatoria definitiva del bando. La convenzione con i gestori durerà sei anni

Finalmente ci siamo. Il cinema L'Aquila, per anni avamposto culturale del Pigneto, si prepara a riaprire, tre anni dopo la chiusura per irregolarità gestionali. L'affidamento dell'immobile, tra i beni confiscati alla banda della Magliana, è stato aggiudicato all'associazione temporanea d'imprese (ATI) formata dalla coop Cinema Mundi e della onlus Men At Work. 

Pubblicata il 1 febbraio la graduatoria definitiva sull'albo pretorio del Comune di Roma, le società hanno tempo 90 giorni per l'apertura delle sale a partire dalla firma della convenzione. Che avverrà a giorni. Al massimo a primavera e salvo imprevisti dell'ultima ora, il quartiere festeggerà il grande evento. Una buona notizia per il territorio, specie dopo il ritardo di mesi accumulato al Tar. Il bando, emanato la primavera scorsa, si è infatti arenato in una guerra di ricorsi che lo hanno tenuto in sospeso per l'intera stagione autunnale. A rivolgersi alle toghe amministrative, i primi arrivati dell'associazione KShot, legati al cinema Kino di via Perugia, esclusi per irregolarità contabili confermate a gennaio dal pronunciamento dei giudici. 

Insomma, passato il trambusto legale, i gestori ci sono. Il programma degli eventi è ancora top secret, ma ricalca quanto emerso dalla serie di incontri partecipati con la cittadinanza che hanno preceduto la pubblicazione della gara pubblica. Pur mantenendo infatti la vocazione cinematografica, l'amministrazione M5s (che tanto ha promosso, dai primi giorni di insediamento, la necessità di una riapertura delle sale a stretto giro) ha spinto perché il perimetro dell'offerta fosse il più ampio possibile. L'Aquila, è precisato nel bando, sarà anche "presidio culturale che sviluppi relazioni e trame sociali, un luogo di aggregazione, di ricerca e di sperimentazione, e legato alla promozione della cultura della legalità"

La convenzione durerà sei anni, non potranno essere accumulati oltre 20 giorni di chiusura l'anno, ed entro il 31 luglio, i responsabili dovranno produrre una relazione con il piano di fattibilità e di sostenibilità economico finanziaria. 

Chi sono i nuovi gestori

Per dovere di cronaca, ricordiamo che la coop Cinema Mundi ha già diretto il cinema dal 2014 al 2015. Poi la struttura è stata chiusa per irregolarità amministrative che però non la riguardavano direttamente. Alla direzione del progetto artistico del cinema la coop era stata chiamata, con una sorta di subconcessione, dalla onlus Il Sol.Co di Mario Monge, vincitore dell'appalto per la gestione del cinema l'Aquila nel 2004. A giugno 2015 l'improvvisa revoca della concessione a Monge da parte del Comune di Roma, proprio per quella subconcessione che non sarebbe stata consentita dal regolamento sugli appalti. 

In tutto questo però, il presidente Monge è stato coinvolto anche in Mafia Capitale in un filone legato all'appalto per l'acquisizione del servizio Cup (poi condannato a un anno e 4 mesi di reclusione). Ma la Cinema Mundi ha sempre ribadito l'estraneità a qualunque vicenda legata al Mondo di Mezzo. Si è anzi costituita come parte civile.


 

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