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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pigneto Casal Bertone / Via Prenestina, 175

Nuova chiusura per il parco dell'ex Snia, il cdq: "Colpa di burocrati inetti"

Il 2 maggio l'Ufficio Giardini ha sbarrato nuovamente i cancelli del Parco delle Energie, questa volta a causa del cedimento di un archetto in mattoni. Il comitato di quartiere: "Colpa dell'ottusità dei buorocrati"

Dalla mattina del 2 maggio il Parco delle energie è di nuovo chiuso al pubblico, questa volta in seguito il cedimento di un piccolo archetto in mattoni. Il parco era stato riaperto solo il 16 aprile dopo due mesi di chiusura forzata dovuta alla messa in sicurezza di alcuni pini attaccati in maniera incurabile da un particolare tipo di fungo che ne ha causato l'abbatimento. Questa volta però le motivazioni alla base della chisura appaiono davvero incomprensibili.

I FATTI - Tutto ha inizio martedì 30 aprile, quando, secondo la ricostruzione del comitato di quartiere Pigneto Prenestino, "un archetto, fatto di mattoni, si apre cadendo al suolo. La squadra di Pompieri, preceduta da tre pattuglie di Polizia Municipale e una volante della Polizia di Stato, ordina sbrigativamente di transennare per 100 m lineari l'area interessata invece di far cadere quello che restava dell'archetto di quattro mattoni pericolanti e chiudere lì la storia. Naturalmente l'ufficio tecnico del municipio non ha i 100 m di transenne e nessuno tra i vari responsabili coinvolti è in grado di procurarsele prima dell’indomani mattina. Nel frattempo il parco verrà chiuso".

"Naturalmente - si legge sulla pagina facebook del cdq - la mattina del Primo maggio o non c’è nessuno dell Ufficio Tecnico e i cittadini, come deciso in assemblea, alle 11:00 provvedono a far cadere tutto quello che fosse pericolante, a togliere le macerie, a recintare l’area come prescritto dai Vigili del Fuoco e a riaprire il parco. La Polizia Municipale arrivata a lavoro finito non si vuole assumere la responsabilità della riapertura che verrà presa poco dopo da un funzionario del Municipio, Magistri".

Sembra tutto risolto e invece la mattina del 2 giugno i responsabili dell’Ufficio Giardini del Comune di Roma, "infastiditi da tanta solerzia e dal fatto di essere stati scavalcati" decidono di porre il parco sotto sequestro in attesa della messa in sicurezza, seppure i frequentatori dell'area verde assicurano che non ci sia nessun pericolo.  Il comitato di quartiere punta il dito anche contro la giunta municipale: "Sia Palmieri che Veglianti - rispettivamente minisindaco e assessore ai lavori pubblici, ndr - hanno declinato ogni responsabilità limitandosi a un generico impegno sul Comune e, sotto pressione, a partecipare al prossimo presidio di protesta dei cittadini".

Nel corso della manifestazione, in programma lunedì 6 maggio alle 17, i residenti chiederanno l'immediata riapertura del parco, "in quanto non vi sono pericoli oggettivi per la sicurezza dei frequentatori, e che si proceda senza ritardi ai piani di interventi di bonifica e manutenzione concordati con i responsabili dell’amministrazione comunale e municipale nell’assemblea pubblica del 16 aprile scorso".

 

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