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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pigneto

Malatesta, venerdì il corteo delle donne del V municipio

Le attiviste: "Nessuna campagna elettorale sui nostri corpi"

Hanno deciso di scendere il strada le donne del V municipio. Per affermare che "nessuna campagna elettorale, nè di destra nè di sinistra, dev'essere fatta sui nostri corpi". Ripartiranno da una piazza Malatesta che negli ultimi giorni è stata 'occupata' dal banchetto elettorale dei neofascisti di Casapound che "proprio per venerdì avevano indetto una fiaccolata in questa piazza ergendosi a difensori del genere femminile e speculando a fini elettorali sullo stupro avvenuto due anni fa in via Teano e sulla morte di 'Nonna Fernanda'", l'anziana trovata morta dopo oltre un mese di ricerche in un'area verde nei pressi di Largo Telese. Ma venerdì 26 gennaio in piazza Malatesta, con appuntamento alle ore 17, a parlare saranno le donne e quante si riconoscono nelle lettere della sigla Lgbtqi. 

La manifestazione è stata indetta da una serie di realtà, dai consultori autogestiti alle donne di Casale Falchetti e dell'ex Snia o alle occupanti del Quarticciolo. Per ora la manifestazione è stata autorizzata nella forma del presidio statico in piazza Malatesta, seguendo l'ordinanza per cui nessun corteo può essere autorizzato nei giorni feriali. Ma l'obiettivo è quello di sfilare per le strade del quadrante e arrivare a Largo Agosta passando per via Teano.

"Non staremo ferme, abbiamo tanto da dire a tutto il quartiere" spiegano a Romatoday. Un quadrante complesso, quello del V municipio, che va dal Pigneto a Tor Pignattara, dal Prenestino a Centocelle. "Un municipio dove il verde minimo pro capite cala dai 9 metri quadrati previsti dall'Unione Europea a 4 metri quadrati e dove si registra il più alto grado di dispersione scolastica di tutta Roma" spiegano. "Un municipio dove parlare di sicurezza significa garantire uno stile di vita dignitoso e accesso libero ai servizi". In questo quadro, continuano le attiviste, "la violenza sulle donne non è solo quella maschile, un fenomeno sociale che poco ha a che fare con l'emergenza e che è trasversale alle classi sociali, ma anche quella istituzionale che avviene là dove si tagliano servizi, dove non si riconosce il doppio lavoro delle donne: quello di cura e quello fatto di stipendi sempre più miseri con un'enorme disparità salariale rispetto agli uomini a parità di mansione". L'appuntamento "per tutte le donne della città" è per le 17 di venerdì in piazza Malatesta.

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