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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Quartiere Trieste: alberi e piante decimati dai lavori

Dopo il pino di corso Trieste, ora è a rischio il verde di piazza Istria. Il piano per la nuova viabilità potrebbe intaccare le piante della zona

Il quartiere Trieste continua a cambiare fisionomia e a risentirne è soprattutto il verde pubblico. Una questione che preoccupa fortemente i cittadini del Municipio II e che, nel novembre 2013, ha portato alla nascita di alcuni comitati. “Lo scopo è collaborare con Presidente e Assessori municipali” ci ha detto Manilla Calabretta del Comitato Trieste Cittadinanzattiva.

GLI ALBERI TAGLIATI - L’obiettivo principale è quello di salvaguardare il quartiere. Già da tempo infatti il rione Trieste sta affrontando una serie di trasformazioni che danneggiano il verde della zona. Un colpo notevole è venuto dai lavori della metro B1, in particolare della stazione Sant'Agnese/Annibaliano. "Qui intorno", continua la Calabretta, "tra dicembre e gennaio sono stati tagliati 17 alberi. Un’azione che ha fatto indignare tutti i cittadini. Dall'Ufficio Giardini hanno risposto che i lavori della metropolitana hanno intaccato le radici degli alberi".

IL REGOLAMENTO - Ma il ‘Regolamento Scavi di Roma Capitale’ segnala distanze precise dall’alberazione, durante i lavori, e sottolinea che se scavi eseguiti in maniera irregolare compromettono l’integrità delle piante, la società responsabile sarà soggetta a sanzioni e penali. Dovrà inoltre “abbattere e deceppare immediatamente le alberature danneggiate, sostituendole con ugual numero di esemplari della stessa specie e dimensioni – o comunque delle massime dimensioni reperibili sul mercato – curandone l’attecchimento per due anni” (Art. 21).

IL PINO DI CORSO TRIESTE - Il destino del verde rimane comunque incerto. Una triste sorte è toccata al pino di corso Trieste. “Lo hanno tagliato perché considerato pericoloso” dice il membro del Comitato. Al posto della vecchia aiuola ora c’è un tronco monco accerchiato da carte e rifiuti che non risparmiano nemmeno la panchina accanto. Nessun nuovo albero vi è stato ricollocato e il posto delle piante è diventato una piccola discarica. Del resto, gli stessi lavori sono stati fatti vicinissimi al verde.

IL RESTYLING DI PIAZZA ISTRIA - Adesso lo spettro degli ‘alberi tagliati’ potrebbe toccare anche Piazza Istria. L’area sarà infatti riorganizzata in vista di una migliore viabilità. Si tratta di un progetto del 2011, approvato dalla giunta Alemanno-De Angelis, che toglie i semafori e mette una rotatoria più grande al centro dello slargo. A completare i lavori anche nuove aiuole. E il problema sarebbe questo, perché a risentire della ripianificazione dell’area potrebbe essere proprio il verde pubblico e in particolare il pino della piazza.

LA PETIZIONE – Perciò pochi giorni fa, i residenti della zona hanno sottoscritto una petizione rivolta al Presidente Gerace, in cui tra le varie richieste figura quella di “conservazione degli alberi esistenti sulla piazza”.

L’INCONTRO CON GERACE - Sul profilo Facebook del Comitato Piazza Istria, si legge che in un incontro dell’11 marzo “riguardo il verde pubblico e il taglio del famoso albero, il presidente Gerace ci ha assicurato che verrà sradicato e ripiantato in un punto diverso della piazza, dove sembra, verranno messi altri 3/4 alberi ex novo”. Una proposta che la Manilla Calabretta non ritiene soddisfacente. “Gli agronomi consultati e i dirigenti dell'Ufficio Giardini”, sottolinea, “dicono che sarebbe una follia spostare il pino perché significherebbe ucciderlo”. Per cui la proposta fatta da Gerace non può essere la soluzione e l’incontro stesso "sembra una grande presa in giro".

I LAVORI URGENTI – Per portare avanti il progetto, l’Amministrazione punta sulla necessità di risolvere i problemi di viabilità e traffico della piazza. "In realtà" dice ancora la Calabretta "il traffico non è un problema. Lo è stato durante i lavori della metropolitana, ma adesso non lo è più. Noi non sentiamo il bisogno di una rotatoria che in fondo esiste già. Ci sono problemi più urgenti da risolvere. Piuttosto che sfasciare ciò che è sano e funziona, servirebbero marciapiedi, operazioni di pulizia e di manutenzione di strade dissestate come via Santa Costanza e azioni mirate a evitare allagamenti durante le piogge. I soldi per la piazza del resto ci sono e dovrebbero essere invece utilizzati per cose veramente necessarie come queste".

Insomma la lotta per la tutela del verde pubblico del Municipio II non sembra ancora giunta alla fine. “Il dialogo con l’attuale amministrazione, scopo della nascita dei comitati, non è facile” dice la Calabretta “perché Presidente e Assessore non rispondono a mail e richieste e il Municipio non dimostra di voler collaborare. Siamo stufi. Ci aspettavamo un rinnovamento rispetto al passato, specie guardando ai motti dell’attuale politica. E invece nulla è cambiato. L’azione dei comitati comunque non si ferma”.

Per il pomeriggio del 20 marzo infatti è fissato un incontro in cui tutti i comitati del Municipio II si confronteranno con l’Assessore all'ambiente, agroalimentare e rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino. Tra i vari temi discussi si farà presente anche quello del verde pubblico.

Verde a rischio nel quartiere Trieste

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