Villa Ada: gli ambientalisti contestano il muro in costruzione

Una ristrutturazione per preservare la “meravigliosa vegetazione arborea” della Villa Reale all'interno di Villa Ada, oggi sede del Consolato Egiziano. Era questo lo scopo dei lavori iniziati nella scorsa primavera nel parco polmone verde di via Salaria e dintorni. Col tempo però si è evidenziato tutt'altro ed oggi, Wwf Lazio e Villa Ada Greens lanciano l'allarme e parlano di "colata di cemento che sta distruggendo le specie arboree della Villa".

“Gia dal giugno scorso furono viste le prime ruspe all’interno dei giardini reali ma nulla avrebbe fatto presagire quanto accaduto nel corso dei mesi successivi”, dichiarano Francesca Pescatori e Michele Mirante della Villa Ada Greens in una nota congiunta con il WWF Lazio. “E' per questo che abbiamo subito richiesto tutta la documentazione che ad oggi ancora non siamo riusciti ad esaminare”.

E' inaudito che per un leggittimo diritto di difesa si possa compromettere un bene culturale

Secondo gli ambientalisti infatti, i lavori si sono evidentemente allargati dando luogo alla realizzazione di un muro perimetrale di centinaia di metri in cemento armato che ha interessato tutte le essenze arboree esistenti sul tracciato. Un danno evidente e definito da WWF e Villa Ada Greens,  “danno inaccettabile al contesto paesaggistico pensato e voluto da Architetti paesaggisti del 1700 e 1800 come Puri De Marchis e famosi giardinieri come il Richter, divenuto per questo direttore delle ville reali”.

Vanessa Ranieri, presidente di WWF Lazio è durissima: “Troviamo inaudito che in virtù di un seppur legittimo diritto di difesa invocato si possa permettere la compromissione di un bene culturale di valore storico ambientale come Villa Ada anche alla luce della rigida normativa che vincola la stessa e più in generale tutte le Ville Storiche. Chiediamo alla Sovrintendenza di Stato di ordinare l’immediata sospensione dei lavori al fine di evitare ulteriori danni alla Villa e di esigere l’immediato ripristino dei luoghi”.