rotate-mobile
Salario Salario

Villa Ada, al via i lavori di recupero dei bunker dei Savoia

Il rifugio era stato costruito tra il 1941 e 1942 per la famiglia reale dei Savoia. Ad effettuare il lavori, che dureranno circa 3 mesi, verranno effettuati dall’associazione “Roma Sotterranea”. Marinelli: "La memoria è un dovere"

Il bunker di Villa Ada sarà presto aperto al pubblico. I lavori di recupero del rifugio, costruito tra il 1941 e 1942 per la famiglia reale dei Savoia, partono oggi con l’associazione “Roma Sotterranea”, aggiudicataria  della gara pubblica per “la ricerca di proposte progettuali per l’attuazione di attività di studio e ricerca finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione del bunker di Villa Ada Savoia” indetta da Roma Capitale.

IL BUNKER DELLA FAMIGLIA SAVOIA - L’iniziativa di ripristino del bunker reale, promossa dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport – Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali renderà fruibile al grande pubblico, oltre che agli appassionati di storia, un sito che costituisce una delle più significative testimonianze storiche dei luoghi in cui la famiglia reale dei Savoia viveva la propria apprensione sotto la minaccia dei bombardamenti.

IL PROGETTO DI RECUPERO - Il progetto di recupero, che verrà ultimato nell’arco di circa tre mesi, è articolato in una serie di punti relativi sia alle zone esterne a verde, sia all’interno del bunker, compresi gli accessi (cancellata d’ingresso, finestre della torretta), con ripulitura completa degli ambienti e ripristino  delle funzionalità. In accordo con il Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile, Direzione Gestione Territoriale, Ambientale e del Verde sarà realizzato l’accesso al bunker dal sentiero più vicino.

L'ASSESSORE - “Dopo il recupero dei bunker di Mussolini a Villa Torlonia un anno fa" commenta l’Assessore alla Cultura e allo Sport Giovanna Marinelli "che hanno riscosso un grandissimo successo di pubblico tra studenti e appassionati di storia, restituiremo con questi lavori un altro luogo storico a romani e turisti. La memoria è un dovere ma anche un antidoto perché i drammatici eventi che hanno segnato e insanguinato il secolo scorso non si ripetano più. Un’opportunità che siamo in grado di offrire senza oneri per il Campidoglio e quindi per i cittadini. L’apertura del bunker è infatti un esempio virtuoso di alleanza tra pubblico e privato, grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, l’Assessorato alla Cultura, la Sovrintendenza Capitolina e l’Associazione Culturale “Roma Sotterranea”.
 
LA STORIA -  Villa Ada Savoia, una delle più estese tra le ville storiche romane, venne commissionata dal primo re d’Italia Vittorio Emanuele II e divenne residenza della famiglia reale dal 1872 al 1878 e dal 1904 fino alla caduta della monarchia nel 1946. Scoppiata la II guerra mondiale, inizialmente si decise, in caso di bombardamenti aerei, di utilizzare come ricovero i locali sotterranei della Palazzina Reale (oggi sede dell’Ambasciata dell'Egitto), accessibili attraverso botole. Tuttavia, fra il 1941 e il 1942, per volontà di Mussolini, e con l ‘aggravarsi della situazione, fu avviata la realizzazione di un rifugio antiaereo blindato in una zona boschiva al centro del parco della villa, scavato nel banco tufaceo, con due grandi porte blindate di cui una carrabile, che necessitava di un breve tratto in auto per essere raggiunto. Ancora ben conservato il bunker era destinato alla famiglia reale, in particolare al re Vittorio Emanuele III, alla regina Elena e alla principessa Mafalda, che abitava nella vicina Villa Polissena. Non si trattò, in realtà, di costruire un nuovo manufatto ma con molta probabilità furono utilizzate cavità preesistenti che vennero rinforzate con un rivestimento interno in mattoni, finiture in travertino sia intorno alle porte sia alla base dei muri. I locali interni, di dimensioni tali da permettere l'ingresso di autovetture, conservano ancor oggi due sistemi di filtraggio dell’aria, un sistema di protezione da attacchi chimici, un’uscita di sicurezza in verticale mediante scala a chiocciola e servizi igienici, caratteristiche indispensabili per garantire un minimo di comfort ed anche una sufficiente sicurezza.
 
L'ASSOCIAZIONE - Roma Sotterranea è un’associazione no-profit fondata nel 2000 che ha come scopo principale lo studio, la salvaguardia, la promozione e la valorizzazione storico-archeologica ed ambientale del sottosuolo della città. L'Associazione collabora sul campo con le sovrintendenze competenti per lo studio e la valorizzazione del patrimonio cittadino, fornendo ad archeologi ed studiosi le informazioni necessarie alla comprensione delle realtà sotterranee. Grazie ad una preparazione specifica raccoglie i dati necessari a fornire ad archeologi ed esperti del settore una serie di documentazioni necessarie per realizzare un quadro d’indagine esaustivo e completo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Villa Ada, al via i lavori di recupero dei bunker dei Savoia

RomaToday è in caricamento