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"Un vivaio con mille alberi e partecipazione: ecco il mio piano regolatore del verde"

La presidente del II Municipio Francesca Del Bello racconta a Romatoday la sua idea per manutenere al meglio giardini e arredo urbano "anche se le risorse scarseggiano"

Una sorta di Piano regolatore del verde. Un modo per organizzare al meglio la gestione delle aree e degli spazi verdi del territorio in tempi in cui per gli amministratori locali la mancanza di risorse è diventata una condizione costante con cui lavorare. Parte da un coinvolgimento sistematico di cittadini e associazioni e arriva alla creazione di un vivaio municipale il progetto che la presidente Francesca Del Bello sta elaborando per mantenere decoro e fruibilità a giardini e 'arredi urbani' ad uno dei territori più ricchi di verde della Capitale. "Il nostro obiettivo è utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione (57 mila euro fino alla fine dell'anno)" spiega. "Vogliamo coinvolgere la cittadinanza sulla scia di quanto già sperimentato in altri comuni italiani sul tema della gestione dei beni comuni. Partiamo dal verde ma si può arrivare fino alla gestione di manufatti di proprietà comunale". 

In merito a singoli giardini, aiuole spartitraffico o arredi urbani si pensa ad un vero e proprio patto con la cittadinanza. La base da cui partire "la troviamo nella delibera 49 del 2001: ci dà la possibilità di istituire delle vere e proprie convenzioni con associazioni, gruppi di commercianti, comitati di cittadini per la gestione, la manutenzione e la cura di alcune aree verdi. Abbiamo già ricevuto molte disponibilità" spiega. "Per esempio i commercianti al posto di pagare la tassa di occupazione di suolo pubblico o quella per l'esposizione delle insegne, potrebbero trasformare questi importi in servizi di manutenzione del verde". Da viale Libia a piazza Bologna, sono tante le aree commerciali dove il decoro e la manutenzione basilare del verde potrebbero essere garantiti in questo modo. 

Non sarebbero escluse nemmeno le realtà culturali: "Penso all'Auditorium e alla possibilità di utilizzare via Pietro de Coubertin per attività connesse. Funzione già prevista, tra l'altro, dall'originario progetto di Renzo Piano. Al posto di versare la tassa per l'occupazione del suolo pubblico (se fosse utilizzato tutti i 365 giorni dell'anno ammonterebbe a 245 mila euro) si potrebbe stilare una convenzione per manutenere il tanto verde circostante". Un modo, questo, "per legare maggiormente la realtà dell'Auditorium al territorio dove sorge". 

La realizzazione di un vivaio municipale, invece, era inserita anche nel programma elettorale. "Vogliamo stanziare dei finanziamenti per l'acquisto di nuove essenze arboree per creare un vivaio municipale permanente da realizzare nelle aree verdi a disposizione" spiega Del Bello. Mille alberi per le strade del municipio, il numero dell'ambiziosa proposta che è stata lanciata. "Ci lavorerebbero tre giardinieri del servizio giardini che sono stati 'trasferiti' al municipio. Potrebbe derivarne un ciclo virtuoso che garantirà la ripiantumazione regolare delle alberature stradali, che sono ben 32 mila su tutto il territorio escluse le ville".

Del Bello pensa a forme di donazione di soggetti sensibili presenti sul territorio "dalle università La Sapienza e Luiss al Corpo forestale dello Stato passando per scuole, associazioni, condomini, soggetti privati o singoli cittadini". Un vivaio, del resto, permette l'acquisto di piante più giovani e meno costose che nel giro di pochi anni potrebbero essere pronte per essere messe su strada. "In cinque anni il municipio potrebbe essere autonomo in merito".

Dalla metà di settembre nei diversi quartieri del II municipio partiranno una serie di assemblee pubbliche "per presentare le proposte ai cittadini, raccogliere le disponibilità sui diversi progetti" conclude Del Bello. "Parleremo di verde ma anche di lavori pubblici, dalla pista ciclabile sulla Nomentana alla pedonalizzazione di piazza Perin del Vaga i cui bandi, per non perdere i finanziamenti, dovranno essere chiusi e affidati entro la fine dell'anno. Ascolterò le urgenze del territorio, quartiere per quartiere, anche per capire come stilare il bilancio".

Il calendario delle assemblee sta prendendo forma: si partirà dal Villaggio Olimpico al quartiere Trieste-Salario ma se ne parlerà anche a San Lorenzo, Lanciani, Parioli, Pinciano, Africano, Piazza Bologna, Stazione Tiburtina, Piazza Fiume, Regina Margherita-Nomentano, Flaminio. "Vogliamo coinvolgere i cittadini, collaborare con loro, ci dovrebbe essere una responsabilità comune nel vivere un territorio".

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