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Stadio Flaminio, sopralluogo del Comune: "Struttura 'violentata' dagli ultimi lavori"

L'ha spiegato l'assessore allo Sport Daniele Frongia. Elisabetta Margiotta Nervi: "Toccato il fondo, adesso cominciamo a risalire"

Un sopralluogo tecnico e 'politico' da parte del Campidoglio per valutare le condizioni strutturali dello stadio Flaminio, abbandonato da anni tra incuria, vegetazione incolta e macerie. A fare da cicerone nel tour, oggi pomeriggio, è stata Elisabetta Margiotta Nervi, segretario generale della Pierluigi Nervi Project Foundation e moglie dell'architetto, che ha guidato nella struttura l'assessore capitolino allo Sport, Daniele Frongia, insieme all'architetto Ugo Carughi, al professore de La Sapienza, Francesco Romeo, al direttore della direzione Sport, Simonetta Cintio, all'assessore ai Lavori pubblici del II Municipio, Paolo Giovannelli e al presidente della commissione Sport di Roma Capitale, Angelo Diario. Insieme a loro anche Paolo Macioce e Giuseppe Savuto, tecnici del dipartimento Sport di Roma Capitale, e la professoressa Rosalia Vittorini dell'Università di Tor vergata. 

"Purtroppo ci sono anche altre strutture di Pierluigi Nervi che versano in uno stato molto simile. La cosa che mi fa molto piacere è che abbiamo toccato il fondo e quindi adesso cominciamo a risalire: questo grazie al Comune e all'impegno che hanno dimostrato nel volersi finalmente occupare in maniera approfondita dello stadio Flaminio", ha commentato Elisabetta Margiotta Nervi al termine del sopralluogo. Comunque, ha proseguito, "dal punto di vista della qualità architettonica possono fare quello che vogliono, ma questa rimane sempre una struttura straordinaria ancora presente e viva, si tratta solamente di prendersene buona cura e di riportarla a una nuova vita".

Stadio Flaminio, sopralluogo del Comune

I costi? Quella sulle spese e i tempi per la riqualificazione dello stadio Flaminio "è una valutazione molto difficile da fare. Dobbiamo studiare in maniera scientifica lo stato della struttura per poter fare delle valutazioni obiettive che siano utili all'amministrazione per valutare le varie proposte e dare anche dei parametri realistici a chi si volesse imbarcare in questa impresa. Non sarebbe serio dire una cifra che poi non è quella, ora è prematuro". 

"Confermo che il capolavoro ancora c'è, anche se è stato coperto dai detriti, dall'incuria e anche violentato dagli ultimi lavori. Non parliamo quindi di abbandono e basta, ma anche di lavori recenti che hanno violentato la base della struttura e adesso sarà ancora più oneroso intervenire", ha detto Frongia, assicurando che "il percorso comunque è già stato avviato grazie alla proficua collaborazione con la Pierluigi Nervi Project Association, ora attendiamo giugno-luglio per l'esito del bando ma parallelamente ci siano anche attivati per ricevere molti progetti sia da soggetti pubblici che privati, e alcuni sono anche molto interessanti. Ci sarà certamente un tavolo in cui confrontarci". 

L'unico progetto pubblico, ha sottolineato l'assessore, "finora è quello della Polisportiva SS Lazio, gli altri per il momento chiedono riservatezza". In merito all'utilizzo futuro dell'impianto post-riqualificazione, Frongia ha spiegato che "l'impianto è sportivo e dovrà rimanere prevalentemente sportivo, ma vista anche l'ubicazione tra Maxxi e Auditorium naturalmente non possiamo non prevedere un'area che abbia anche una vocazione culturale". "Siamo venuti qui in sopralluogo per renderci conto direttamente con i nostri occhi dello stato in cui versa attualmente l'impianto comunale", ha concluso infine Diario. Per il presidente della commissione capitolina Sport "è impressionante entrare e sentire sotto i piedi lo scricchiolio delle macerie che restano: sembra un viaggio in una struttura su un pianeta Terra abbandonato da decenni dall'uomo, un film di fantascienza. Siamo abbastanza sconvolti e questo ci dà motivo per guardare al futuro e cercare di cambiare le cose". 

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