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Tenuta di Procoio, l' "Amazzonia di Roma" finisce in Procura: ascoltate le proteste dei cittadini

Le autorizzazioni ottenute non hanno mai convinto cittadini ed associazioni preoccupate da un disboscamento ritenuto eccessivo. Gruppo d'Intervento Giuridico: "Quello è uno degli ultimi lembi di bosco misto mediterraneo sopravvissuto alla speculazione"

Da mesi i cittadini lo ripetono. L’azione delle motoseghe, nella Tenuta di Procoio, è stata zelante. Secondo il comitato civico che si prende cura dell’area verde, anche troppo.

L'informativa inviata alla Procura

Ora però non ci sono più soltanto i residenti e gli ambientalisti a segnalare le condizioni in cui versa il polmone verde di Ostia. “I Carabinieri Forestali hanno recentemente inviato una specifica informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma riguardo il taglio boschivo in corso nella pineta mista”ha fatto sapere il Gruppo d’intervento Giuridico Onlus, una delle realtà che aveva seguito la vicenda.

Un polmone da salvaguardare

Il destino di lecci, pini e della macchia mediterranea di Procoio, aveva suscitato molto clamore. “Si tratta di uno dei pochi lembi di bosco misto mediterraneo sopravvissuti lungo la costa laziale, scampato a speculazione immobiliare, bonifiche, realizzazione dell’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino” ha ricordato Stefano Deliperi il portavoce del Gruppo d’Intervento Giuridico che, sul disboscamento, aveva promosso un’istanza di accesso civico.

Le autorizzazioni rilasciate

Anche i Verdi di Roma si erano interessati della vicenda. Il partito ecologista era riuscito infatti a visionare i documenti ed i relativi nulla osta ottenuti per abbattere gli alberi di Procoio. Un'area verde che fa parte della Riserva  naturale statale del Litorale Romano, la cui proprietà  però appartiene alla famiglia Aldobrandini. L'intervento, va detto, è stato motivato dall'esigenza di prevenire gli incendi boschivi che sarebbero potuti ricadere nel sito. “Nonostante il quadro autorizzatorio apparentemente regolare, siamo in presenza di tagli di notevole incidenza, la cui legittimità potrà essere appurata solo attraverso accertamenti tecnico agronomici” ha dichiarato Guglielmo Calcerano, portavoce romano dei Verdi.

Il silenzio delle istituzioni

C’è un’altra considerazione che, l’attivista ecologista, tiene a sottolineare. Sulla vicenda di Procoio, ha evideziato Calcerano “abbiamo assistito ad un preoccupante silenzio da parte delle istituzioni”. Solo il Municipio X, attraverso la commissione Ambiente, ha provato ad accendere i riflettori su quella che è stata definitiva, enfaticamente, l’Amazzonia di Roma. Ora la questione è finita nelle aule della Procura. Saranno i giudici, su input dell’informativa inviata dai Carabinieri Forestali, a stabilire se, i tagli a Procoio, siano stati o meno regolari.
 

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