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X Municipio a 30 km/h: troppe buche e pochi soldi, le strade a velocità ridotta salgono a 116

Le strade interessate dalla nuova raffica di limiti si trovano in larga parte a Ostia ma anche all'Infernetto, alla Longarina e all'Axa

Mancano i soldi, le buche aumentano e così la Polizia Locale si è vista costretta a limitare la velocità a 30 km/h in altre 14 vie di Ostia, Axa, Longarina e Infernetto. Sono ben 116 le "strade deformate", come si legge nelle determina dirigenziale dei vigili firmata dal comandante Emanuele Stangoni. L'ultima, pubblicata il 18 settembre, è stata fatta "al fine di garantire la sicurezza della circolazione veicolare in numerose strade del X Municipio risultate in stato generale di degrado e fatiscenza", si legge. 

Le strade interessate sono: via Baffigo, via degli Atlantici, piazza Baroni, piazza Francesco Conteduca, via Galli della Mantica, via Alessandro Geraldini, via Mar Caspio, via Mar dei Sargassi, via del Sommergibile, via Aristonico d'Alessandria, largo Esopo, via Luigi Pernier, via Archelao di Mileto e via Cilea.  

La Polizia Locale del X Gruppo Mare, in più occasioni, ha ribadito che le decisioni sono state prese visti i "dossi, gli avvallamenti e le buche su molte strade e marciapiedi, nonché l'esistenza di dissesti procurati dagli apparati radicali degli alberi da cui potrebbe derivare pericolo e grave rischio per l'incolumità di automobilisti, motociclisti e ciclisti" il tutto perché il X Municipio non può provvedere "alla rapida messa in sicurezza di tutte le strade in manutenzione, l'istituzione di un limite massimo di velocità di 30 km/h".

Scarica qui la determina della Polizia Locale

Insomma una mossa per sgravare l'amministrazione da responsabilità in caso di incidenti. A maggio le strade a velocità ridotta erano 88 (qui l'elenco), poi il 4 giugno sono salite a 102. Ora, con queste ultime 14, sono salite a 116. L'amministrazione grillina, i pochi soldi a disposizione, ha preferito investirli in cartellonistica stradale.

La minisindaca Giuliana Di Pillo, a RomaToday, chiarì: "Con quella cifra spesa avremmo coperto più o meno una settimana di lavoro 'rattoppando' appena 10 strade. Se i cartelli sono un deterrente per dissuadere automobilisti, scooteristi e motociclisti dal correre su strade martoriate, piene di buche e radici, ben vengano. I soldi spesi per i cartelli sono pochi, non avrebbero riparato le strade, abbiamo preferito spenderli per allertare le persone alla guida con una segnaletica ad hoc".

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