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Ostia Ostia / Lungomare Amerigo Vespucci

Ostia, stabilimento abbandonato è una baraccopoli: chiesto sgombero per 40 persone

I rifiuti sono aumentati e gli occupanti anche. Chi ne paga maggiormente le conseguenze sono i gestori degli stabilimenti balneari limitrofi, ma non solo

L'ex stabilimento Arca, sul Lungomare Amerigo Vespucci di Ostia, è ormai una baraccopoli. Dopo la riconsegna della concessione, la struttura è diventata un rifugio per i senzatetto, ormai 40, che vivono nelle vecchie cabine. 

Una vera e propria comunità. Della questione se n'è parlato anche in una commissione capitolina alla presenza del comandante Emanuele Stangoni del X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, che ha fatto effettuato con il Direttore del X Municipio un sopralluogo all'ex Arca, della mini sindaca di Ostia Giuliana Di Pillo e degli esponenti di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo e Mariacristina Masi che avevano richiesto l'incontro. 

"Abbiamo fatto presente la necessità di restituire la spiaggia ai cittadini e di procedere così alla bonifica e allo sgombero degli occupanti in tempi brevi", hanno sottolineato De Priamo e Masi.

"L'Amministrazione municipale, sollecitata dalle nostre richieste, ha preventivato di intervenire (tra febbraio e marzo) e quindi di aprire la spiaggia per la prossima stagione estiva, una promessa che ci auguriamo non sia disattesa, visto che dell'argomento ormai parliamo da tempo e sussiste un vero e proprio allarme sicurezza a causa delle occupazioni".

"Risulta - conclude la nota - che attualmente le strutture presenti sulla spiaggia siano occupate da circa quaranta persone, creando una condizione di insicurezza che non è possibile sottovalutare, per questo vanno sollecitate tutte le procedure che possano ripristinare legalità, decoro e igiene".  

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