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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ostia

Ostia, Sabella: "Bisogna usare il napalm contro la mafia"

Il delegato del Sindaco per il X Municipio: "A Ostia c'è stata la mafia e i cittadini hanno ancora paura. Sono alla finestra per cercare di capire se l'amministrazione fa sul serio o no"

"Multa selvaggia a chi sporca la spiaggia". Alfonso Sabella è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, per fare il punto sui primi giorni trascorsi da delegato per il Sindaco al X Municipio: "Non credo che con la repressione si risolverà qualcosa, ma bisogna capire che se io butto una bottiglia di plastica sulla spiaggia ho fatto un danno all'intero pianeta".

Sul balletto tra TAR e Consiglio di Stato, Sabella prova a dare una sua lettura: "E' difficile spiegarlo ai cittadini. La situazione, molto banalmente, è che nel giro di 20 giorni abbiamo avuto quattro provvedimenti ognuno contrario all'altro. Ci sono meccanismi nel sistema per i quali se il danno viene valutato lo si fa sempre dal punto di vista del privato, mentre bisognerebbe valutare il danno che la mancata esecuzione di un provvedimento amministrativo fa alla comunità. Sono situazioni che alla fine pagano esclusivamente i cittadini".

Sabella, poi, fa anche un bilancio sui primi giorni da delegato del sindaco Ignazio Marino per il X Municipio: "E' davvero un territorio diverso rispetto ad altre zone di Roma. E' un territorio in cui la mafia, se non c'è ancora, sicuramente c'è stata. Ed è stata una mafia seria, che ha esercitato un forte controllo sul territorio. La sentenza Fasciani è solo una prima fotografia della situazione di Ostia. Qui ci sono priorità anche di altro tipo, tra scuole, servizi, strade, verde pubblico, tutte cose che probabilmente in passato sono state affrontate con procedure sbagliate. Abbiamo fatto partire due lotti di manutenzione per le strade, faremo un contratto quadro per assicurare una gestione corretta delle strade a Ostia e molte altre cose ancora". 

Per quanto concerne la questione mafia, Sabella è rimasto colpito dall'atteggiamento dei cittadini: "Non si fidano, sono in una situazione di attesa. Cercano di capire se l'amministrazione fa sul serio o se invece tra poco si ritroveranno a combattere con i vecchi padroni di Ostia. Aspettano di vedere i risultati, è gente impaurita da quello che ha visto fino a questo momento ed è ancora indecisa sulla parte con cui schierarsi. Dobbiamo creare regole che servano e che valgano per tutti, in un clima di rispetto per la legge. In questo settore dobbiamo usare il napalm, mi scuso per l'espressione forte, ma dobbiamo ridurre al minimo ogni situazione di illegalità". 

"E' una ventina di giorni che da questo punto di vista sono un pochino assente, mi sono dedicato più ad Ostia - commenta sull'attività da Assessore alla Legalità di Roma Capitale -. Da questa settimana riprendo, sto lavorando ad un nuovo regolamento dei beni confiscati, bisogna recuperare delle ville sequestrate alla mafia e darle alla collettività e poi sto lavorando al mio grande progetto, che è il nuovo regolamento dei contratti pubblici".

Infine una considerazione sui dipendenti pubblici: "A Ostia mi stanno facendo cambiare idea sulla professionalità dei dipendenti romani, che vanno motivati e che quando lo sono riescono a dimostrare tutta la loro importanza. Bisognerà ricucire il rapporto con i dipendenti romani, gli dobbiamo dare la formazione adeguata, già ho organizzato per lunedì prossimo una giornata di approfondimento con i dirigenti sulle procedure più importanti". 

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