Ostia vuole riprendersi il parco XXV Novembre 1884, meglio conosciuto come parco Pietro Rosa. Ieri è andata così in scena una giornata all'insegna dello sport, dell'unione ma anche della sicurezza. Grazie ad 'Adottiamo un canestro', una raccolta fondi organizzata da alcune mamme, è stato possibile acquistare dei nuovi canestri per il "parchetto" di Ostia

A sostenere l'iniziativa Leandra Gargiulio del gruppo Retake Roma Ostia che ha commentato entusiasta: "Così ci riprenderemo il campo da basket". Dopo aver montato i nuovi canestri c'è stato spazio anche per festa del basket. La Lido di Roma Basket hanno dato vita da un torneo che ha raccolto molti consensi. E poi un buffet organizzato proprio da Retake. 

"E' stato l'evento del basket di Ostia. Dai più piccoli ai più grandi, ragazze, ragazzi. Tutti insieme in un playground pubblico immerso nel verde di un parco storico. - sottolinea Matteo Picardi, della Lido di Roma Basket - In un campo all'aperto si impara a conoscersi, a confrontarsi ed a giocare in un ambiente completamente differente da quello del basket indoor. Mancava da ormai troppi anni un luogo pubblico, senza campanili, libero ed alla portata di tutti. L'obiettivo sarà tutelarlo, mantenerlo integro per permettere ai ragazzi di oggi e di domani di viverlo quanti più pomeriggi e serate possibili. Ringrazio a nome di tutti Leandra Gargiulio di Retake RomaOstia poiché ha saputo unificare il valore civico dei cittadini che hanno sostenuto la spesa dei due canestri nuovi". Successivamente anche Chiara Perfetti, con un gruppo di giovani atlete ha animato la giornata. 

E proprio da Retake nasce anche un'altra iniziativa. Oltre il decoro, infatti, il gruppo dei volontari pensa anche alla sicurezza: "Voglio ringraziare le mamme e i papà che hanno fatto un super lavoro per riqualificare il parco Pietro Rosa. Da tempo ci rechiamo in quest'area e la bonifichiamo, a volte con Ama a volte con i soli mezzi in nostro possesso. Ci aspettiamo da mesi almeno una chiusura notturna, per salvaguardare il parco. - conclude Leandra Gargiulo - Sappiamo bene che non è la soluzione del problema, ma rappresenterebbe un valido inizio per contrastare lo stato di abbandono in cui verte l'area. Non avendo avuto ad oggi alcun segnale, abbiamo iniziato una raccolta firme on line e una parallela cartacea, che consegneremo personalmente al prefetto, in cui chiediamo la tanto agognata chiusura notturna. Solamente ieri abbiamo raccolto oltre 200 firme". Qui per firmare la petizione on line.