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Sabato, 20 Aprile 2024
Ostia

X Municipio, la delibera non passa: 45 minuti di presenza 'minima' nelle Commissioni sono troppi

"La militanza politica e l'impegno per la città devono partire dal rispetto delle regole", dichiara Moroso del Nuovo Centro Destra

Occasione persa. Non cambia l'art. 11, comma 3, del Regolamento del Municipio X per disciplinare e regolamentare le presenze dei consiglieri sia all'interno delle Commissioni Permanenti e Speciali che del Consiglio. Al fine della percezione del gettone di presenza, è richiesta l'effettiva presenza del consigliere ai lavori per un periodo di, almeno, 30 minuti a decorrere dall'orario di convocazione. Troppo poco secondo Antonella Moroso, consigliere del Nuovo Centro Destra nel X Municipio, che ha proposto di aumentare la presenza minima dei consiglieri. 

RISPETTO DELLE REGOLE - La giovane rappresentante di Ncd nel X Municipio già il 28 febbraio scorso, nella Commissione Speciale Attuazione Roma Capitale, aveva così proposto e richiesto la modifica dell'articolo 11, comma 3 del Regolamento che attualmente stabilisce tempo minimo di 30 minuti per le Commissioni (troppo poco ndr), ma non un tempo minimo di partecipazione nel Consiglio per la corresponsione del gettone di presenza. La Commissione approvò all'unanimità la proposta di Moroso e, con il supporto anche dal Movimento 5 Stelle, il documento è arrivato nell'Aula 'Massimo Di Somma' per essere discusso e votato. 

MANCAVA UN VOTO - La delibera che avrebbe dovuto prevedere, tra le altre cose, l'acquisizione del diritto al compenso al consigliere che ha presenziato ad almeno due terzi della durata del Consiglio e l'aumento di 15 minuti per la presenza minima dei consiglieri in Commissione, è stata presentata in aula giovedì 9 dicembre e si è proceduto con la votazione nominale.

20 i consiglieri presenti in aula: 12 sono stati i voti favorevoli, 7 gli astenuti mentre 1 consigliere non ha partecipato alla votazione, allontanandosi dall'aula. La delibera per essere approvata doveva raggiungere 13 voti favorevoli e per un voto, quindi, non è passata. 

UN ATTO DOVUTO - In momento in cui, anche la politica locale avrebbe dovuto dare un segnale di impegno, si è deciso di non cambiare. O, quanto meno, di non modificare. "La militanza politica e l'impegno per la città devono partire dal rispetto delle regole. Si è persa una grande opportunità. Le istituzioni potevano dare un segnale forte alla cittadinanza, sempre più lontana dalla politica. L'articolo 82 del TUEL prevede già la regolamentazione di Consigli e Commissioni. L'approvazione della delibera era semplicemente un atto dovuto. La modifica del Regolamento andava fatto perché è previsto per legge", conclude una rammaricata Moroso.

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