23 famiglie senza luce, né acqua. E' questa la disagiata condizione in cui versano i residenti del Country Club Castelfusano, ad Ostia. Le case, di proprietà delle stesse famiglie, mancano dei servizi più elementari. I gravi problemi sono stati manifestati giorni fa nel XIII Municipio.

Durante una seduta, il consiglio del parlamentino di Roma Capitale, ha votato all’unanimità e con appello nominale, un ordine del giorno che impegna il presidente Giacomo Vizzani ad attivarsi per le amiglie del Country Club di Castelfusano, che sono senza acqua e luce dopo il provvedimento di sequestro della struttura. Nell’aula Massimo Di Somma, una donna che risiede nel camping, ha testimoniato la difficoltà in cui versa un anziano che vive attaccato alla bombola di ossigeno e che necessita quindi della corrente elettrica.

Questa è solo una delle tante storie delle persone che vivono nel camping che sorge nella pineta di Ostia e che fu sequestrato dalle forze dell'ordine per vari abusi, tra cui quelli edilizi, nel marzo 2012. Le 23 famiglie, nonostante il sequestro della struttura, hanno potuto continuare a vivere nelle case che sorgono all'interno del camping. Oggi però queste persone si trovano senza acqua ed elettricità. Anche la Comunità Foce del Tevere ha partecipato al consiglio municipale per dare sostegno ed essere solidali.

"Anche se le loro problematiche sono molto diverse da quelle dei cittadini dell'Idroscalo, - fanno sapere dalla Comunità Foce del Tevere - non possiamo dimenticare che 35 famiglie furono deportate in un residence il 23/02/2010 che subirono un'abuso di potere e ancora oggi ,dopo tre anni, non essendo stati mai tutelati dal nostro municipio d'appartenenza, vivono il disagio di non poter crescere i propri figli, in un'alloggio definitivo". L'augurio è che il destino sia diverso.