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Elezioni Ostia, il Pd si spacca. I cittadini scendono in campo: "Il candidato lo scegliamo noi"

Il centrosinistra non andrà unito alle elezioni. I cittadini, che ambiscono al progetto di Ostia Comune, hanno le idee chiare

Continua la marcia verso il 5 novembre, data della prossime elezioni nel X Municipio. Ad Ostia sono ore calde, con poche certezze. I nomi sicuri, ai nastri di partenza, al momento sono quelli di Giuliana Di Pillo, per il Movimento 5 Stelle, Don Franco De Donno, Luca Marsella per CasaPound, l'imprenditore cattolico Giovanni Fiori uomo di punta nel X Municipio del Popolo della Famiglia di Mario Adinfolfi ed Eugenio Bellomo, infermiere del Grassi ex Sel. 

Il Partito Democratico è diviso 

Tante le incertezze, invece, nel centrosinistra che non andrà unito alle elezioni. Il Pd, che si lecca ancora le ferite dopo lo scandalo Tassone, potrebbe correre senza simbolo. Il partito locale guidato dal segretario Flavio De Santis, con il tacito accordo dei dirigenti romani, aveva proposto una coalizione di sinistra insieme con Mdp e Insieme per il Lazio, magari rilanciando assessori dell'ex amministrazione lidense, quella commissariata.

Ipotesi però naufragata. Tanto che Articolo 1-MDP Roma e Sinistra Italiana Roma Area Metropolitana sono usciti allo scoperto e hanno annunciato il sostegno alla candidatura di Don Franco De Donno: "Siamo convinti che per voltare pagina rispetto ad una politica subalterna o complice dei poteri criminali, mafiosi e affaristici, per promuovere una nuova idea di sviluppo economico fondata sul rispetto del territorio e dell'ambiente, per rimettere al centro i diritti fondamentali delle persone, serve un'alleanza larga". Lo dicono in una nota Adriano Labbucci, segretario SI Roma Area Metropolitana e Piero Latino, Articolo 1-Mdp Roma. Una spallata non da poco per l'ala più a sinistra del Partito Democratico. 


I cittadini si riuniscono con l'idea di Ostia Comune

A colmare il vuoto lasciato dal Pd, allora, vogliono pensarci i cittadini. L'idea è chiara: proporre una lista civica che abbia come ambizione quello di portare avanti il progetto di Ostia Comune. Un'idea nata 20 anni e rilanciata nel 2015, nel bel mezzo del Commissariamento, proprio con il gruppo spontaneano 'Basta Commissariamento'. Una iniziativa popolare, nata in un bar di piazza Anco Marzio, che ha visto impegnati residenti, imprenditori, comunitati di quartiere e associazioni. Tutti senza colore politico. 

Impegni concreti come la marcia ad Ostia per chiedere le elezioni, o l'avvio dell'inter per la raccolta firme per indire un nuovo referendum per Ostia Comune. Al Teatro Farà Nume, questa sera, ci sarà un ulteriore incontro. Lì si capirà se ci sono le basi per presentare una lista civica, apartitica, che possa ambire a governare il X Municipio, per poi ambire al grande salto dell'indipendenza da Roma. 

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Tanti i nomi sul tavolo. Concreto, secondo quanto appurato da RomaToday, quello del giornalista Andrea Bozzi, nato e cresciuto nel X municipio, "uno che il territorio lo conosce bene". L'idea dei cittadini è quello di portare a compimeto un percorso nato da lontano. Nessuna chiusura verso i partiti, ma la ferma convinzione che non servano per portare avanti il progetto di autonomia che non si limiterebbe solamente ad Ostia e Ostia Antica

Il Ministro Lorenzin sostiene l'iniziativa popolare

A dar manforte a questa ipotesi ci sarebbe un nome illustre della politica lidense, e nazionale: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. A margine di un evento il Ministro ha detto: "L'idea di trasformare Ostia in un Comune autonomo a me è sempre piaciuta, potrebbe essere una strada. Ma la via d'uscita innanzitutto è mettere insieme le persone in gamba per la città e per il litorale, a prescindere da quello che voteranno alle elezioni politiche". 

Un appello civico, al di là dell'appartenenza politica, ha specificato la politica che ad Ostia ha mosso i primi passi: "Vedo di buon occhio il fatto che le forze civiche, che tra l'altro sono tenute insieme da un concetto di autonomia di Ostia nell'area metropolitana di Roma, vogliono fare qualcosa per il loro territorio. Credo che questa sia la base di partenza su cui costruire una lista o una coalizione. Non ho intenzione di metterci sopra alcun cappello o etichetta. A questo proposito, riguardo a una possibile lista di nomi in campo per il voto del 5 novembre, il ministro ha spiegato che "deve uscire dai comitati e poi si vedrà quale sarà il nome più quotabile e che ha più possibilità". 

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Idea sposata anche da chi, nel Pd, si orienta verso il Centro. "E' ormai inevitabile affrontare quanto prima il tema di Ostia Comune proprio per trasformare quei territori da periferia di Roma a nuova centralià urbana, intervenendo al contempo alla definizione di una riforma complessiva dell'assetto dell'area metropolitana della Capitale. In tal senso ritengo positivo il ragionamento avanzato dal Ministro Lorenzin e da molte associazioni locali, a cui il Pd non deve restare indifferente", scrive su facebook il deputato del Pd Umberto Marroni.

 
Il Movimento 5 Stelle attacca: "Lorenzin e dem senza visione strategica"

Che l'idea dei cittadini di Ostia di presentarsi alle elezioni del X Municipio con un proprio candidato civico e apartitico, però, non convince il Capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara che sente puzza di bruciato e attacca: "Il Ministro Lorenzin, nella sua smania di attacco all'amministrazione capitolina M5S e di ultra-personalismo politico, dimostra ancora una volta di non avere una visione strategica sulla funzione del mare di Roma quando blatera della proposta di Ostia come comune autonomo". 

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"Ho sempre più l'impressione che la gioiosa asse governativa Area Popolare-Partito Democratico intenda con questa operazione tenersi i 'gioielli di famiglia' di Ostia Lido, Ostia Antica e Pineta di Castel Fusano e lasciare ai romani, buffi e guai perpetrati dalle loro esecrabili amministrazioni negli anni scorsi sul territorio e in questi anni nel governo politico centrale", conclude Ferrara che poi lancia un appello al Ministro Lorenzin: "Ci liberi dal male e faccia anche lei un passo indietro per il bene della collettività", così come già "consigliò" al Pd. 
 

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