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Sabato, 20 Aprile 2024
Ostia Ostia / Via Adolfo Cozza

Fondi per la scuola DoReMi Diverto, il caso finisce alla Corte dei Conti: esposto del M5S

Frongia (M5S): "Vogliamo fare chiarezza sui soldi pubblici pagati per bonificare l'area di via Cozza. La Caritas avrebbe comunicato di essere disponibile, a proprio carico, alla bonifica dell'area"

Si è svolta oggi in via Adolfo Cozza ad Ostia una "seduta straordinaria" della commissione Revisione della Spesa di Roma Capitale richiesta per fare chiarezza sulla vicenda dell'ormai ex scuola materna 'Do.re.mi.Diverto' distrutta tre anni fa da un incendio. Alla riunione hanno partecipato una quarantina di cittadini tra cui molti genitori, Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel X Municipio e il presidente della commissione capitolina, Daniele Frongia, anche lui 'grillino'. 

LA STORIA - La scuola in via Adolfo Cozza fu distrutta da un incendio nel settembre del 2012. Le indagini dimostrarono che, tre le ceneri, erano presenti tracce di amianto. Per la ricostruzione della stessa, la vecchia giunta Alemanno stanzia 2,5 milioni di euro. Ma dopo il cambio di giunta municipale e comunale cambiano le carte in tavola. Il 'Patto di stabilità' blocca investimenti su Roma per oltre un miliardo di euro di opere e così il X Municipio annuncia che tali fondi "non saranno più disponibili".

Nonostante nel gennaio 2013 gli uffici del X municipio siano venuti a conoscenza della pericolosità e tossicità dei residui presenti dove si è sviluppato il rogo, nulla è stato fatto. L'Amministrazione del Municipio si ricorda, a maggio 2014, di attivarsi, con procedura di somma urgenza, per la bonifica dell'area. Un'operazione del valore di 908.131,55 euro. Lo scorso 15 ottobre 2014, così si vota una memoria di giunta in cui si dà mandato alla verifica della fattibilità di destinare gli spazi in cui insisteva l'edificio scolastico, al servizio di accoglienza della Caritas. I genitori, però, non ci stanno ed insorgono. 

QUASI 1 MILIONE DI EURO SPESI - "Vogliamo fare chiarezza sui soldi pubblici pagati per bonificare l'area dai detriti. - ha detto Frongia - Una bonifica fatta con enorme ritardo e quando c'era l'intenzione di 'cedere' l'area alla Caritas che aveva dato la disponibilità bonificare il sito a proprie spese. Non c'è nessuna contrapposizione tra Comune e Caritas, perché le aree ci sono e in molti casi sono inutilizzate: è un problema di trasparenza di dialogo con i cittadini". 

PROSSIMO CENTRO D'ACCOGLIENZA - Insieme ai genitori presenti Frongia ha ripercorso, attraverso gli atti protocollati, le fasi che dal 2012 ad oggi hanno creato allaermismo. "C'è il timore fondato - ha aggiunto Frongia - che invece di ricostruire una scuola materna il comune ceda l'area alla Caritas per costruire una cittadella dell'accoglienza. Alla richiesta di tutta la documentazione sulla scuola Do.re.mi., oggi il Dipartimento Patrimonio ci ha fornito una risposta interlocutoria". 

ESPOSTO CORTE DEI CONTI - In merito ai documenti richiesti dalla commissione Frongia ha spiegato: "Abbiamo la lista, ma al momento manca l'atto ultimo di assegnazione in comodato d'uso per vent'anni alla Caritas. Ciò significa che i giochi non sono stati ancora fatti e c'è margine per andare avanti con altri approfondimenti. Inoltre, dal carteggio recuperato, sappiamo che il Patrimonio ha protocollato la lettera della Caritas 48 ore prima dell'inizio lavori di bonifica. C'erano quindi i tempi per chiamare il presidente del X Municipio Andrea Tassone e dire di non spendere 900mila euro in somma urgenza oltretutto. Sulla vicenda, per altro, stiamo ultimando un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, aspettiamo solo di avere ulteriori informazioni". 

POCHE SPERANZA AI GENITORI - Insomma una storia di sprechi e dubbi come sottolinea il Ferrara su facebook: "E' un regalo a spese della collettività. Le speranze dei genitori di vedere costruita nuovamente la scuola, struttura già finanziata tra le altre cose, sono poche. Ci rimane soltanto la Procura, la Corte dei Conti e la richiesta di sostituzione del dirigente responsabile, nonché l'annullamento della memoria di giunta fatta dagli attuali assessori municipali e che avvalla questo scriteriato percorso amministrativo".

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