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Ostia, CasaPound occupa spiaggia Amanusa: "Irregolarità anche su altri lidi"

Marsella: "Invitiamo forze politiche, associazioni, balneari e cittadini a raggiungerci per fare fronte comune"

"Giù le mani del Pd dalle spiagge" è il testo dello strscione esposto questa mattina da una trentina di militanti di CasaPound Italia che hanno occupato all'alba la spiaggia ex Amanusa ad Ostia chiudendo con delle transenne l'accesso all'arenile ed esponendo bandiere ed altri striscioni.

"C'è un grosso interesse economico - si legge in una nota di Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound nel X Municipio - intorno agli stabilimenti balneari ed alle spiagge di Ostia ed il Pd, grazie al commissariamento per mafia del X Municipio, ci sta mettendo le mani sopra. Abbiamo occupato oggi non a caso ma perché questa mattina il presidente della Regione Lazio Zingaretti, il Prefetto Gabrielli ed altri esponenti del Pd inaugureranno la nuova gestione dello stabilimento Village, l'unica concessione demaniale marittima confiscata per mafia, anche se non in via definitiva, che sarà gestita da Unindustria e Libera che si occuperanno anche di tutte le attività, dal ristorante ai servizi di spiaggia, mediante una rocambolesca serie di passaggi autorizzativi e non per niente chiari".  

"Durante tutta la giornata - ha aggiunto Luca Marsella, responsabile di CasaPound sul litorale romano - raccoglieremo le firme per l'interrogazione che smonta il commissariamento per mafia che presenteremo nei prossimi giorni e saremo qui mentre andrà in scena l'inaugurazione del Village. Alle 18 invece organizzeremo un aperitivo in contrapposizione alla festa aperta al pubblico che si terrà allo stabilimento inaugurato oggi. Invitiamo chiunque vuole veramente opporsi alla prepotenza del Partito Democratico che colpo dopo colpo sta affossando questo territorio a partecipare alla nostra iniziativa o a raggiungerci all'occupazione. Ci rivolgiamo a forze politiche, associazioni e giornalisti colpiti in questi giorni dalla censura del Pd, ai residenti di nuova Ostia ai quali sono stati sottratti spazi sociali, a imprenditori balneari e commercianti ed a semplici cittadini che vogliono dimostrarci la loro solidarietà. Oggi all'ex Amanusa deve nascere un fronte unito di persone libere per smascherare gli interessi del Pd ed è il momento di metterci la faccia".
 

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